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Chivu sulla sconfitta: “Mi tengo la prestazione”

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Chivu su Lautaro

Chivu sulla sconfitta contro la Juventus guarda il lato positivo e si tiene la prestazione dei suoi ragazzi in un campo complicato.

Il tecnico nerazzurro Cristian Chivu ha analizzato così a Inter Tv la sconfitta incassata a Torino contro la Juve:

“Ho visto tanta qualità, tanta determinazione. Mi prendo la prestazione e quello che abbiamo fatto vedere fin dall’inizio nonostante siamo andati due volte sotto. In questo stadio non è mai facile per nessuno. Dovevamo fare diversamente nella gestione degli ultimi dieci minuti, ma dobbiamo ripartire da ciò he di buono oggi abbiamo fatto vedere.

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Sul gol di Calhanoglu preparato in allenamento:

“Sono alternative quando affronti un blocco basso, calciare da fuori. Sono contento per lui perché è un giocatore importante per noi, ha superato certi momenti. Mi prendo la prestazione della squadra che rimane forte, deve solo imparare a gestire alcune cose per portare a casa risultati importanti”.

Sull’Inter che non ha mai mollato:

“La prestazione rimane, sono contento. Purtroppo poi c’è il rammarico perché non portiamo a casa niente, ma portiamo la consapevolezza che aggiustando piccole cose potremo toglierci delle soddisfazioni nell’immediato futuro. Poi ora c’è subito la Champions che ci dà modo di trasformare in qualcosa di positivo la rabbia, capire al meglio i momenti della partita soprattutto quando hai lavorato tanto per ribaltarla”.

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Chivu sulla sconfitta: “Mi tengo la prestazione”

Cristian Chivu ha scelto di leggere la sconfitta dell’Inter a Torino contro la Juventus con lucidità e pragmatismo. Pur senza punti in tasca, il tecnico ha sottolineato come la squadra abbia mostrato qualità, determinazione e continuità nell’atteggiamento, reagendo due volte allo svantaggio in un contesto tutt’altro che semplice. L’attenzione posta sul gol di Calhanoglu – frutto di una soluzione preparata in allenamento – dimostra come l’Inter stia cercando strade alternative contro avversari chiusi, un aspetto fondamentale per una stagione lunga e complessa.

Il rammarico resta nella gestione degli ultimi minuti, punto su cui Chivu ha insistito con realismo: piccoli dettagli che, se limati, possono trasformare buone prestazioni in risultati concreti. È un messaggio chiaro alla squadra: il livello c’è, ora serve maturità nei momenti chiave. Non a caso, l’allenatore guarda subito alla Champions come occasione per incanalare rabbia e frustrazione, trasformandole in energia positiva. Una filosofia costruttiva, che può diventare un tratto distintivo dell’Inter versione Chiv

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