Cose mai viste
I portafortuna degli allenatori
Ad ogni tecnico il suo talismano, perché la cabala nel calcio conta assai più di quanto si possa immaginare…
Published
8 mesi agoon
I portafortuna degli allenatori, quelli che fanno vincere partite e campionati: vecchie auto, dischi e Acqua Santa…
Ad ogni tecnico il suo talismano, perché la cabala nel calcio conta assai più di quanto si possa immaginare: assicurarsi il favore della Dea Bendata è altrettanto importante, tattica e tecnica da sole non bastano!
1) Carlos Bilardo
Compra un’auto nel 1983 e non la cambia più: Carlos Bilardo possiede ancora oggi quella Renault Fuego acquistata 39 anni fa e divenuta per lui un formidabile portafortuna!
C’è chi fa collezione di macchine e chi, invece, come l’ex cittì argentino, si accontenta di una sola e la custodisce gelosamente come fosse un tesoro di inestimabile valore…
Dopo la disastrosa spedizione dell’Argentina ai Mondiali di Spagna ’82, l’AFA corre ai ripari, affidando la panchina della Nazionale a Carlos Bilardo: l’avventura del neo cittì non parte col piede giusto, critiche feroci gli piovono addosso da ogni parte!
La decisione di designare Diego Armando Maradona come nuovo leader della squadra, insignendolo della fascia da capitano, ’scippata’ a Passarella fa storcere il naso a stampa e addetti ai lavori, ma i risultati gli daranno ragione…
Pochi mesi dopo la sua nomina a commissario tecnico dell’Albiceleste, Bilardo compra una Renault Fuego Coupé dalla quale non si separerà più…
Il motivo? Con quell’auto parcheggiata nel suo garage, vincerà i Mondiali in Messico, come fosse una sorta di talismano:
Ho ancora la stessa macchina da quando l’ho comprata nel 1983, è cabala, non la cambio, quella arriva dritta, arriva con fortuna, la lascio lì.
La Fuego Coupé di Carlos Bilardo è il primo tra i portafortuna degli allenatori: avanti con gli altri!
2) Bruno Pesaola
La tattica è importante, la scaramanzia di più: prendete Bruno Pesaola, che prima di ogni partita doveva ascoltare, cascasse il mondo, il suo disco preferito!
Pare che una volta, essendosene dimenticato, percorse addirittura 500 chilometri per recuperarlo, scoprendo poi che la squadra nel frattempo era partita senza di lui!
3) Giovanni Trapattoni
Abbiamo tutti ancora vivo negli occhi il ricordo di Giovanni Trapattoni in panchina con la sua miracolosa bottiglietta di Acqua Santa ai Mondiali di Corea e Giappone!
L’allora commissario tecnico azzurro non se ne separava mai, ma alla fine non bastò per evitare la bruciante eliminazione dell’Italia per mano di Ahn e Byron Moreno!
4) Renzo Ulivieri
Provate voi a sbracciarvi a bordo campo sotto un cocente sole estivo per 90 minuti e oltre con addosso un pesante cappotto invernale in pura lana!
Che facesse un freddo polare o un caldo africano, Renzo Ulivieri quel cappotto non se lo sfilava mai di dosso, quasi fosse tatuato sulla sua pelle! Del resto, se vuoi vincere, devi sudare!!!
5) Carlo Ancelotti
Il tecnico più vincente in Europa deve una parte dei suoi molteplici successi alla fede incrollabile nella Madonna che lo protegge dall’Alto dei Cieli: l’allenatore del Real, infatti, porta sempre all’anulare sinistro un piccolo Rosario, al quale si affida per sbrogliare le situazioni più complicate!