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Motta va aspettato? “La Juve non aveva la rosa da scudetto”
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5 mesi agoon

Motta va aspettato? Almeno secondo quello che dice il suo agente. Motta è un progetto e bisogna crederci fino in fondo.
Il procuratore Dario Canovi, padre di Alessandro, agente che cura l’interesse tra gli altri anche di Thiago Motta, è intervenuto ai microfoni di Kiss Kiss Napoli per parlare del futuro dell’ex tecnico di Bologna e Juventus:
“Chi capisce di calcio sa che è un grandissimo allenatore e che l’anno scorso ha vissuto tante circostanze avverse. Compreso una squadra che per me era da quinto posto. I tifosi e qualche dirigente pensavano di avere una squadra capace di lottare per lo scudetto, ma non era così. Chi prende Thiago Motta investe in un progetto e se credi nel progetto devi portarlo fino in fondo. Se volete sapere cosa non ha funzionato allora mi servono molte ore di tempo (scherza ndr.).
Non tutti remavano dalla stessa parte però, questo lo dico. Parlo soprattutto di qualcosa di più esterno alla società, tra media e il resto che non sponsorizzavano il nome di Thiago Motta”.
C’è mai stato qualcosa con il Napoli?
“De Laurentiis l’avrebbe preso come un esperimento, mentre ho sempre pensato che Conte sarebbe stato il nome adatto per il Napoli. Conte è uno dei pochi capace di imporre certe scelte alla società, ha la forza di poter pretendere cose che altri non avrebbero potuto pretendere”.
Huijsen come mai non è rimasto?
“Fu ceduto prima dell’arrivo di Thiago Motta. Rabiot anche, lui stesso ha detto che nel calcio è migliorato proprio grazie al suo ex compagno che era Thiago Motta. Non era stato mica Thiago Motta a non volere Rabiot”.
Motta va aspettato?
Le parole di Dario Canovi offrono una lettura schietta e lucida dell’avventura di Thiago Motta alla Juventus. Sottolineandone l’indiscutibile valore come allenatore e le difficoltà ambientali che ne hanno frenato l’esperienza. Canovi punta il dito non solo sulle eccessive aspettative della piazza, ma anche su un clima poco favorevole, con media e parte dell’opinione pubblica che, a suo dire, non hanno mai davvero sostenuto il tecnico. Un passaggio particolarmente interessante è quello sul Napoli: Canovi afferma che De Laurentiis avrebbe visto Thiago Motta più come un esperimento che come una garanzia, suggerendo così che la scelta di puntare su Antonio Conte sia stata più coerente con l’ambizione e la struttura del club.
Infine, le precisazioni su Huijsen e Rabiot servono a difendere Thiago da alcune narrative sbagliate: non è stato lui a volersi liberare dei due, anzi, Rabiot stesso ha riconosciuto quanto abbia imparato da lui. Un’uscita che ristabilisce alcune verità e ribadisce la serietà di un allenatore spesso sottovalutato.














