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Spalletti: “Una gara che può dire tanto sulla nostra stagione”

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Spalletti

Spalletti torna a Napoli da avversario e lo fa alla guida della Juventus. Il tecnico, nel giorno di vigilia, interviene in conferenza stampa.

Per Spalletti è tempo di tornare a Napoli dopo lo scudetto vinto nel 2023. Il tecnico di Certaldo, questa volta, lo farà con la Juventus, che sta cercando di rialzare dopo un periodo difficile. Bianconeri che arrivano al match del ‘Maradona’ dopo 3 vittorie consecutive tra tutte le competizioni e con un morale decisamente diverso.

E’ il primo confronto tra Spalletti Conte in una gara ufficiale ed il tecnico toscano si augura di fare uno sgambetto al suo passato: dando, così, ritmo alla Juventus.

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Proprio alla vigilia, come consuetudine, l’allenatore toscano presenta il match in conferenza stampa.

SPALLETTI: LA CONFERENZA STAMPA

Spalletti fa turnover: giusto o rischioso?

Quanto è importante arrivare a Napoli dopo tre vittorie consecutive?
“La maglia della Juventus è stata tessuta per questo motivo, ovvero per vincere le partite. Non viviamo certamente un periodo bellissimo, ma questo deve essere lo status normale. A domani ci arriviamo con fiducia, ma dobbiamo essere anime forti, libere e senza cercare supporto da qualche parte per dimostrare il loro futuro. L’importante è vedere che in allenamento si vanno ad acchiappare cose nuove: questo vedo ed è fondamentale perché mi dà fiducia”.

Quanto incide questa partita sulle ambizioni stagionali?
“Ci sono alcuni momenti che durano per giorni o settimane , ma che passano dopo un attimo: sono gare che valgono tre punti e rimangono lì. Poi ci sono le partite che rimangono nella storia per sempre e questa può dire molto sul futuro del nostro campionato. Gli dedicheremo tutta la forza che abbiamo”.

Contro il Napoli un esame di maturità?
“Assolutamente sì, si può mettere anche così: è un esame dove dobbiamo farci trovare pronti. È una gara difficile perché andiamo a giocare contro i campioni d’Italia in carica e sappiamo la loro forza. Lo stanno facendo vedere anche in questa stagione ed è quello con cui ci dobbiamo confrontare”.

Spalletti, questa è la prima volta che affronta Antonio Conte in una partita ufficiale!?
“Ci siamo incontrati molte volte in giro, ma una volta ci siamo incontrati a Coverciano per un’amichevole. Antonio è un allenatore bravo e lo ha fatto vedere anche quest’anno. Come persona non posso dire nulla perché non lo frequento quotidianamente. E’ certamente un allenatore top”.

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SPALLETTI PROSEGUE

Cosa ci dice su Koopmeiners?
“È un calciatore elegante, geniale, estroso e sa fare più cose: ha molta personalità. Mi aspetto che una volta visto quello che lui fa in campo, ci sia sempre lo step successivo: perché così deve essere”

Vuole fare le stesse cose fatte a Napoli?
“Mi rifaccio alle parole di John Elkann, che ha detto che tutti fan riferimento alla storia della Juventus ma non sanno che storia sarà e che futuro avrà. Al fianco di una società del genere, c’è la possibilità di arrivare dove tutti i tifosi hanno il desiderio di tornare. Ci sono passaggi fondamentali, poi la qualità dei calciatori fa la differenza”.

Su David
“Non dipende mai dalle parole ma da quelli che sono i ritmi, le cadenze e da quello che vuoi fare a livello personale. È un ragazzo sensibile, bravo e forte: ha una fisicità forte e penso che ci sia questo autostimolarsi nel voler far vedere di che panni sei fatto”.

Dove giocherà Yildiz domani?
“La formazione preferisco darla prima ai calciatori, se no faccio brutta figura domani quando entro e sanno già il destino. In queste partite qui ci si prende tutto il campo che si ha a disposizione per creare la formazione titolare. Mi sembra di saperla, ma in alcune situazioni ho cambiato”.

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Quanto sente Spalletti questa partita? Chi è favorito domani?
“A Napoli ho trascorso due anni in cui ci siamo resi felici a vicenda: è stata un’emozione incredibile, soprattutto nella stagione dello Scudetto. Le belle storie hanno il potere dell’immortalità e così rimarrà per sempre. Ho fatto parte delle famiglie di Roma, Inter e Napoli, ma oggi sono loro avversario. Cosa sarò domani non lo so, di sicuro mi porto dietro tutte le belle persone che ho incontrato in queste esperienze”.

IN CONCLUSIONE

Ci dice qualcosa su McKennie e Locatelli?
“Weston è una persona forte. Ha tanta disponibilità e questo modo di venirti incontro che sembra ti dica ‘Tu chiedimi e io eseguo’. Lui parte ed è esecutivo in tutto quello che gli dici di fare. Il timore, però, lo ha affrontato da piccolo, per diventare coraggiosi devi affrontare quello che ti fa paura. Gli puoi chiedere di fare il quinto di destra e lo porti a fare il braccetto di sinistra e lui parte e lo fa. È perfetto per un allenatore.

Per quanto riguarda Manuel ha personalità anche lui ed è un calciatore che dentro lo spogliatoio ha la sua collocazione ben precisa. Conosce molto bene le sue caratteristiche, anche se ogni tanto si fa trascinare in altre cose. Ma di questo, ne abbiamo parlato in maniera personale. Mi aspetto da lui un’altra grande prestazione”.

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