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Gianluca Frabotta: gli anni alla Juventus e la risposta di CR7 a Sarri

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Gianluca Frabotta

Gianluca Frabotta, ex terzino bianconero, ricorda gli anni trascorsi alla Juventus scanditi da un episodio avvenuto tra CR7 e Sarri.

Gianluca Frabotta viene ricordato, sicuramente, sia dalla Juventus che dai suoi tifosi. Infatti, il terzino sinistro fece il suo esordio qualche anno fa: precisamente quando fu lanciato da Maurizio Sarri (prima) e da Andrea Pirlo (poi).

Un calciatore molto promettente, ma che ora non veste più i colori bianconeri: insomma, sembra totalmente un’altra epoca.

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Gianluca Frabotta, infatti, da parecchio tempo scende sui campi della Serie B. Oggi veste i colori del Cesena, ma precedentemente è stato a Frosinone, Bari e Cosenza. Un pezzo della sua carriera, però, il terzino lo ha trascorso in Championship: precisamente al West Bromwich Albion nella stagione 2024-2025.

In un’intervista rilasciata al ‘Corriere della Sera‘, Frabotta ha parlato del suo passato di gloria e di un presente nella quale deve provare a tornare ad alti livelli.

Di seguito, le parole di Gianluca Frabotta.

GIANLUCA FRABOTTA: I RICORDI ALLA JUVENTUS

Gianluca Frabotta

“I ricordi sono due. Il primo è una parete di Vinovo dove sono appese le maglie di tutti i giocatori del settore giovanile che sono arrivati in Prima Squadra. Alla fine c’è uno specchio, con un messaggio forte: “Il prossimo ad esordire puoi essere tu”.

L’altro, invece, è il momento avvenuto prima di entrare in campo per Milan-Juventus, quando ero nel tunnel e la tensione era forte. Ad un certo punto mi si avvicina un compagno dicendomi: “Gianlu stai tranquillo, sei forte. Oggi fai un partitone, li mangi”. Sapete chi era? Dybala. Mi aveva trasmesso una carica incredibile”.

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L’EPISODIO CR7-SARRI

Gianluca Frabotta su Ronaldo-Sarri

Frabotta racconta un aneddoto riguardante Cristiano Ronaldo e Maurizio Sarri.

“Cristiano Ronaldo? Un esempio quotidiano. Mi è rimasto impresso un suo gesto. Durante un’esercitazione tattica, Sarri gli mostrava i movimenti che avrebbe dovuto fare nei calci piazzati. Lui era un po’ contrariato. Era diverso, non aveva bisogno di indicazioni, sentiva dentro dove sarebbe finita la palla. Per farlo capire all’allenatore aveva strappato dell’erba e l’aveva masticata e annusata. “A me piace capire il campo, capire dove arriverà il pallone”.

COSA ACCADDE SUCCESSIVAMENTE

“Le cose non sempre vanno in modo lineare. Avevo deciso di andare a Verona in prestito per continuare nel mio percorso di crescita, ma a fine anno mi trovai con sole 2 presenze e 18 minuti giocati.

Un problema fisico, non mi era mai successo. Dopo poche settimane ho iniziato ad avere un fastidio al tendine d’Achille. Per qualche tempo ho cercato di non fermarmi, ma il dolore continuava ad aumentare e non era più sostenibile.

Ho deciso di operarmi, rimanendo fuori per mesi: una situazione complicatissima per un giocatore, perché gli altri vanno avanti, mentre tu resti fermo. Ogni domenica ero seduto in tribuna con le stampelle al mio fianco e i miei compagni in campo. Era ciò che mi faceva più male”.

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GIANLUCA FRABOTTA: “PERCORSO DIVERSO TRA UN CALCIATORE E L’ALTRO”

“Cosa direi a chi mi vede come un sopravvalutato per il mio passato alla Juventus? Credo che ogni giocatore abbia un suo percorso e che sia importante saper reagire a ciò che ti accade”.

LO SPECCHIO DI VINOVO TRA ORGOGLIO E SOGNI

“Cosa direi allo specchio di Vinovo? Sicuramente si essere orgoglioso di quanto ho fatto e di continuare a sognare. Dal giocare sotto il condominio con gli altri bambini, mi sono ritrovato a farlo con Cristiano Ronaldo. Dopo questo, perché dovrei smettere di crederci?”.

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