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Pallonate

A volte la maglia Azzurra pesa troppo

Fenomeni nei club, anonimi in Nazionale…

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La maglia Azzurra a volte pesa troppo

Non è solo il gravoso fardello delle aspettative ad incidere sul rendimento di certi calciatori: se è così nel caso di Ciro Immobile e Vincenzo Montella, non si può dire altrettanto per Roberto Mancini e Gianluca Vialli, che possedevano entrambi la personalità necessaria per reggere la pressione, ma finivano ai margini per contrasti coi commissari tecnici…

1) Immobile

Cecchino nella Lazio, con cui si laurea capocannoniere della Serie A, aggiudicandosi anche la Scarpa d’Oro, Ciro Immobile sembra perdere il suo innato senso del gol quando veste la maglia della Nazionale!

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Solo 10 reti in 42 gare con l’Italia per il centravanti biancoceleste, non certo numeri da bomber di razza! 

2) Mancini

Oggi è il commissario tecnico artefice della rinascita azzurra, ma da calciatore la Nazionale per Roberto Mancini ha rappresentato uno dei pochi crucci di una carriera straordinaria:

solo 4 gol in 36 presenze con l’Italia per il Mancio, panchinaro a Italia ‘90 ed escluso dai convocati a USA ‘94 e Francia ‘98!

3) Di Natale

Due volte capocannoniere della Serie A con la maglia dell’Udinese, Totò Di Natale non ha saputo farsi valere altrattanto in Nazionale:

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solo 11 col per lui con l’Italia e il rigore fallito contro la Spagna a Euro 2008, che ci costò l’eliminazione! 

4) Montella

Ha segnato più con la maglia della Roma in una sola partita (il derby del 10 marzo 2002) che in sei anni con quella della Nazionale: in Azzurro l’Aeroplanino proprio non riusciva a decollare!

5) Vialli

Tormentato ci pare l’aggettivo più appropriato per descrivere il rapporto di Gianluca Vialli con la Nazionale:

se Italia ‘90 doveva essere il suo Mondiale, ma si rivelò invece quello di Schillaci, a USA ‘94 neppure prese parte per via delle incomprensioni con Sacchi, arrivando a tifare contro gli Azzurri nella finale col Brasile! 

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