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Tuchel sul 2-0 contro l’Andorra: “Potevamo segnare di più”

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Tuchel sul 2-0 contro l'Andorra

Il CT dell’Inghilterra Tuchel sul 2-0 contro l’Andorra è moderatamente soddisfatto, avrebbe voluto qualche gol in più.

Il ct dell’Inghilterra Thomas Tuchel, intervenuto ai microfoni di BBC Radio 5 Live, ha commentato così il successo per 2-0 contro l’Andorra nelle qualificazioni ai Mondiali 2026:

“È stata una buona prestazione, una prestazione solida contro un blocco basso. Il secondo gol è arrivato troppo tardi per giocare con la libertà necessaria per segnare di più. Abbiamo creato molte occasioni, ma non le abbiamo trasformate.

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Abbiamo dovuto aspettare a lungo per il secondo gol, poi abbiamo avuto una buona energia dalle sostituzioni e poi abbiamo segnato il secondo gol e ci siamo sentiti liberi. È stato anche un segnale per l’avversario che la partita era finita. In generale sono totalmente soddisfatto dell’impegno e dell’atteggiamento dimostrati e la prestazione è stata decisamente migliore rispetto a giugno.

Ho molto da imparare. Il calcio delle Nazionali è molto diverso dal calcio di club. Sono assolutamente convinto che siamo sulla strada giusta. Abbiamo tre campi molto vicini per dimostrare che creeremo un’identità e vedremo chi avrà un legame con chi”.

Tuchel sul 2-0 contro l’Andorra: “Potevamo segnare di più”

Le dichiarazioni di Thomas Tuchel mostrano tutta la lucidità e la concretezza che lo hanno reso un tecnico stimato a livello internazionale. Il ct dell’Inghilterra ha analizzato la vittoria contro l’Andorra senza cadere in facili entusiasmi, sottolineando come la squadra abbia faticato a sbloccarsi definitivamente fino al secondo gol. È un approccio onesto, che riconosce i limiti della prestazione ma allo stesso tempo valorizza l’atteggiamento e la compattezza del gruppo, elementi fondamentali in un percorso di crescita.

Interessante è soprattutto la consapevolezza di Tuchel riguardo alle differenze tra calcio di club e calcio delle Nazionali. Ammettere di dover ancora imparare è un segnale di umiltà e apertura mentale che raramente si vede in allenatori del suo calibro. L’idea di creare un’identità solida e di lavorare sui legami tra i giocatori è la strada giusta per dare continuità a una nazionale che ha spesso faticato nei momenti decisivi. La sua visione lascia intravedere basi solide per un futuro ambizioso.

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