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Le 18 squadre di Mohamed Kallon, eccentrico presidente-attaccante del Kallon FC
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3 anni agoon
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RedazioneUna vita da meteora, una vita da film. Mohamed Kallon nasce il 6 ottobre 1979 a Freetown: in Sierra Leone, uno dei Paesi più poveri del mondo, mai avevano visto un talento del genere prima di allora. Il prodigio brucia le tappe: a 15 anni è già titolare nell’Old Edwardians Football Club, a 16 ha già lasciato il suo paese natale per accasarsi al Tadamon Sour, in Libano, dove esplode con 15 reti in 24 partite. E’ solo il principio del suo girovagare.
Gli osservatori europei lo notano immediatamente, e nel 1995, a 17 anni non ancora compiuti, approda prima in Svezia, allo Spanga, e poi in Svizzera, al Lugano. Gli scout dell’Inter notano le sue potenzialità e a 18 anni il giocatore è già nerazzurro. A Milano resta ben poco: dal 1997 al 2001 viene spedito “a farsi le ossa” in cinque squadre diverse. Bologna (con cui esordisce in A), Genoa (10 gol); Cagliari, Reggina, (per cui segna il primo storico gol in Serie A degli amaranto alla Juventus) e Vicenza, in coppia con Toni.
Il momento del grande salto arriva finalmente nel 2001, quando i nerazzurri decidono di farlo ritornare alla base e puntare su di lui: farà bene solo il primo anno, quando grazie agli infortuni di Ronaldo e Vieri forma con Ventola un tandem affiatato che lo porta ad accumulare un bottino di 9 reti. Nella stagione successiva il numero 3 (questo il suo numero di maglia, dopo l’ugualmente bizzarro 2 dell’anno precedente) fatica a trovare spazio, perde la serenità e la forma (tanti infortuni), ma nelle 10 partite disputate in campionato riesce comunque a mettere a segno 5 reti.
Il 27 settembre 2003 il terremoto: viene trovato positivo al nandrolone in un controllo antidoping e squalificato per 6 mesi. Lui si professa innocente ma il fatto pregiudica la sua carriera all’Inter, che nel 2004 lo cede in fretta al Monaco. La storia si ripete anche nel Principato: dopo una prima stagione positiva (11 reti in 34 partite), l’ex prodigio nell’estate del 2005 si prende la malaria. Il Monaco lo spedisce in prestito per una stagione all’Al Ittihad, in Arabia Saudia, e nel 2007 lo sbologna in Grecia all’Aek Atene.
L’esperienza ellenica dura solo un anno ed è negativa per il sierraleonense, che dopo una stagione a Dubai all’Al Shahab decide di tornare in patria, a Freetown, … al Kallon Football Club, comprato per 30mila dollari e ribattezzato con il suo nome nel 2002, quando era all’apice della sua carriera all’Inter. In pratica Kallon, presidente della società, si autocompra per poter continuare a giocare.
Ma il suo girovagare non è finito: tra il 2010 e il 2013 riceve e accetta le offerte dei cinesi dello Shaanxi Chanba e degli indiani del Viva Kerala, quindi torna nel club di sua proprietà, che dirige tuttora, dietro la scrivania e direttamente in campo.
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