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Di Natale: “Conoscendo i Pozzo, il primo obiettivo è la salvezza”
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2 settimane agoon
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RedazioneDi Natale: “Conoscendo i Pozzo, il primo obiettivo è la salvezza”
di Giuseppe Petruzzini
L’ex bandiera dell’Udinese, Totò Di Natale, ha rilasciato una lunga intervista a Sportweek, condividendo il suo punto di vista sull’attuale stagione dei friulani e sulle ambizioni del club. Secondo l’ex numero dieci, parlare di obiettivi concreti è ancora prematuro, ma la prudenza è fondamentale:
“Adesso è troppo presto per dirlo. I campionati si decidono nel girone di ritorno, non in quello di andata. Guardiamo il Frosinone della scorsa stagione: è retrocesso dopo aver avuto un rendimento straordinario nei primi 6 mesi.”
Di Natale ha ricordato che anche ai tempi dell’Udinese di Guidolin
“Il primo obiettivo era arrivare a 40 punti, che significavano garanzia di salvezza. Quel che veniva dopo era tutto guadagnato. Conoscendo i Pozzo, proprietari del club, sono sicuro che in questo momento abbiano in testa lo stesso pensiero: arriviamo a 40, poi si vedrà.”
Il rapporto con Giampaolo Pozzo
Di Natale ha mantenuto un rapporto speciale con la famiglia Pozzo, proprietaria del club, e in particolare con il patron Giampaolo Pozzo.
“Ci parliamo abbastanza spesso. Ho mantenuto un ottimo rapporto con la famiglia. Lui è prima di tutto un tifoso, quindi felice è il termine adatto per descrivere il suo attuale stato d’animo”.
Le qualità dell’Udinese e le lezioni del passato
L’Udinese di oggi, secondo Di Natale, è una squadra ben organizzata e fisica, con un’identità tattica precisa:
“Organizzata, compatta, fisica. Anche più coraggiosa ora che gioca con un 3-4-2-1, che vede Thauvin e Brenner alle spalle di Lucca, anche se a Parma Runjaic è tornato al vecchio 3-5-2. Al di là dei moduli, è evidente l’intenzione di proporre una manovra offensiva più continua e di qualità, coinvolgendo un maggior numero di giocatori”.
Riflettendo sugli errori del passato, Di Natale non ha nascosto le difficoltà della scorsa stagione:
“Il club ha fatto tesoro degli errori commessi. Quando ti salvi all’ultima partita vuol dire che qualche sbaglio lo hai commesso. A ciò si aggiungono giocatori che hanno reso meno del previsto, i tanti infortuni, ed ecco che l’acqua ti sale alla gola”.
L’ex attaccante rimane comunque ottimista sul futuro del club, sottolineando come l’Udinese sia sulla strada giusta per evitare gli errori del passato e costruire una stagione più solida e ambiziosa.