Ndicka racconta la Serie A

Ndicka racconta la Serie A

Ndicka racconta la Serie A. Il difensore spiega le differenze col calcio tedesco: “In Italia meno intensità, più concentrazione”.

Assieme al suo direttore sportivo Ghisolfi ha parlato su RMC Sport anche Evan Ndicka, difensore della Roma.

Quali sono le differenze tra Serie A e Bundesliga?
“In Italia sei molto meno sollecitato piuttosto che in Germania. In Bundesliga il gioco è molto più diretto, corri molto di più rispetto alla Serie A. Pensa che da difensore centrale, quando ero all’Eintracht Francoforte, in alcune partite facevo addirittura 11 o 11,5 km”.

Sono tanti 11 chilometri per un difensore centrale…
“Questo perché lì c’è molta più intensità. In Serie A invece l’intensità è minore. Le squadre interrompono molto il gioco, che viene spezzettato con più falli. Ci vuole tanta concentrazione. Sei molto più vicino alla porta che difendi. Per questo poi, in molte partite, il lavoro diventa molto più individuale, anche se dipende dal singolo giocatore. È questo che mi ha aiutato a capire un po’ tutto sullo stile di gioco. Ci è voluto un po’ di tempo, ma adesso va bene così e sono felice”.

Un adattamento che ha dato i suoi frutti

Le parole di Ndicka evidenziano come il passaggio dalla Bundesliga alla Serie A non sia solo una questione tattica, ma anche mentale. L’intensità fisica lascia spazio a una maggiore attenzione alla fase difensiva, ai dettagli, al posizionamento. Il difensore ivoriano ha dovuto adattarsi a un contesto più ragionato e meno frenetico, imparando a gestire diversamente il suo ruolo. La maggiore concentrazione richiesta lo ha aiutato a crescere, a maturare e a interpretare il calcio da una prospettiva più lucida. Un’evoluzione che oggi, come lui stesso conferma, lo rende sereno e soddisfatto della scelta fatta.

Insomma, secondo Ndicka in Italia i difensori corrono molto meno.