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Sportivo e onesto: bravo Vieira!
Il tecnico rossoblù non accampa scuse e accetta la sconfitta.

Published
1 mese agoon

Sportivo e onesto Patrick Vieira nel post Genoa-Atalanta: il tecnico rossoblù non accampa scuse e accetta la sconfitta.
Eppure avrebbe potuto lagnarsi e protestare per l’uomo a terra in occasione del gol di Retegui, ma non lo ha fatto!
Un applauso sincero all’ex centrocampista di Inter e Juve per il suo aplomb, così diverso da quello della maggior parte dei colleghi…
Sportivo e incavolato con i suoi
Non cerca alibi Patrick Vieira, che si dimostra sportivo e invece di prendersela con l’arbitro si incavola coi suoi giocatori:
”Io da giocatore non mi sarei fermato. Dobbiamo essere arrabbiati con noi stessi, ma non ci si può fermare così. Dovevamo continuare a giocare e in caso fare fallo per far uscire la palla”.
Poi, il tecnico genoano passa a parlare dei singoli, a cominciare da Badelj, all’ultima partita a Marassi in maglia rossoblù:
”Da quando sono arrivato, Badelj è stato fondamentale sia in campo che nello spogliatoio.
È un esempio di professionalità, di stile, e un vero leader positivo. Perdiamo un giocatore preziosissimo, mi dispiace molto
non averlo ancora con noi, ma è stato davvero bello vederlo salutare il pubblico tra quegli applausi meritati”.
Da Badelj che saluta, a Pinamonti autore di una doppietta:
”Pinamonti ha vissuto un anno difficile, complicato anche dai tanti infortuni dei nostri giocatori offensivi.
Queste assenze hanno inevitabilmente limitato le nostre opzioni d’attacco, ma Andrea ha sempre lavorato con dedizione
assoluta, mostrando grande spirito di sacrificio. Oggi si è meritato pienamente queste due reti”.
Sul futuro Vieira non si sbilancia, rimandando ogni decisone al termine della stagione:
”Preferisco non discutere del mio futuro in questo momento. Credo che la cosa importante sia aver visto stasera un Genoa energico, con grande intensità.
Abbiamo dimostrato che c’è molto da aspettarsi dal futuro di questo club: dalla splendida doppietta di Pinamonti alla
serata speciale di Badelj, fino alle ottime prove di Masini e Frendrup. Questi aspetti contano molto di più delle mie scelte personali”.