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Mou piange ancora: lacrime e alibi!

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Il futuro di Josè Mourinho, sempre caldo, e l’addio di Tiago Pinto, divenuto ufficiale. In casa Roma non ci si annoia decisamente mai. Se solo poche ore fa lo Special One è tornato a parlare di quel che sarà a giugno con tanto di offerta del Brasile sul piatto “Al momento ho detto al mio procuratore di non parlare con nessuno. Non penso che i Friedkin parlino alle mie spalle con altri allenatori”, ecco arrivare la comunicazione sul direttore sportivo: tra meno di un mese il portoghese lascerà la Capitale. 

tutti i bersagli di Mou

  1. “A me interessa solo il campo, la partita, gli arbitri e la panchina. Voglio un trattamento uguale per tutti, voglio onestà. Se a qualcuno non piace Mourinho non interessa, durante la partita tutti devono essere trattati allo stesso modo. Non sono preoccupato di questa situazione, si tratta di gioco. Siamo tutti uguali e questa è l’unica cosa che voglio io. Se sarà così avremo la stagione perfetta”. Tutti gli allenatori.
  2. “Siamo anche un po’ sfortunati: l’Atalanta, ad esempio, giocherà giovedì e poi lunedì, noi invece giochiamo sempre giovedì e domenica. Magari in Lega c’è qualcuno a cui non sto simpatico.” Prima con l’Atalanta e poi…  “Il Genoa ha giocato 48 ore prima di noi. Nelle partite di ieri cinque giocatori hanno avuto infortuni muscolari, stasera tre. Come possiamo uscirne? Stando uniti. Non c’è mercato, non arriva nessuno”. il Genoa. La Lega Calcio.
  3. Dopo Roma-Frosinone…. Il portoghese ha poi concluso con una boutade sulle poche rotazioni a causa dei tanti infortuni: “Oggi ho visto che Allegri ha fatto entrare Rugani per Bremer e ho pensato: ‘Beato Max…'”
  4. Il Papu Gomez e la finale di Europa LEAGUE…Nel post-gara, lo Special One ha tirato una stoccata al Papu Gomez in merito alla sua squalifica per doping: “Non ha giocato la finale di Europa League contro di noi, ma è sceso in campo nella semifinale contro la Juventus e si sapeva già della positività. Io ho un po’ di tosse, ma il suo sciroppo non lo prendo. Poi mi trovano positivo”.
  5. Dopo l’Inter…Il gol-vittoria di Thuram non scompone lo Special One, soddisfatto della prova dei suoi (“gara controllata”), ma furioso con il metro arbitrale di Maresca: “Ha dato gialli a dei giocatori che sembravano ‘scelti’, i due difensori centrali, Ndicka e Mancini, e i due centrocampisti centrali, Paredes e Cristante. Non c’è rispetto per i miei giocatori”.
  6. E poi la squadra…I giallorossi perdono 2-0 in malo modo, Mourinho non ci sta e ai microfoni attacca la squadra: “E’ mancato tutto, nessuno deve parlare tranne me. Non mi è piaciuto niente. Pochissimi giocatori hanno avuto un atteggiamento professionale che esigo. Solo Bove ha fatto bene, ma con uno su undici le partite non si possono vincere. Sconfitta giustissima”.
  7. Dopo il pareggio nel derby, Mourinho si è scagliato contro l’arbitro Massa, prendendosela anche con Pedro. “Quando l’arbitro ha un criterio solo con noi di dare due gialli nei primi 25 minuti a due difensori centrali (Mancini e Ndicka, ndr), andiamo in difficoltà. Pedro è un giocatore fantastico… ma poteva anche fare nuoto perché si butta come in piscina”. Al che è arrivata la risposta di Cataldi, in difesa del suo compagno: “Mou parla sempre di titoli, ma forse Pedro ne ha vinto qualcuno in più”.
  8. Di nuovo con la squadra…Nel post-partita, Mourinho, come contro lo Slavia Praga, alza la voce contro i giocatori: “C’è gente che gioca in modo superficiale, pur senza avere grande esperienza in Europa. Poi ci sono i soliti che invece sono sempre lì per 90 minuti, non ho bisogno di fare nomi”. La chiosa di Mou: “Se qualcuno bussa alla porta del mio ufficio e mi dice che vuole giocare di più, gli darò minutaggio quando gli altri sono morti. Perché la gente che risponde è sempre la stessa”.
  9. E poi Massimo Mauro…Al termine dell’ottavo di Coppa Italia contro la Cremonese, José Mourinho appare davanti ai microfoni di Mediaset e chiede subito di Massimo Mauro, assente in studio. Interpellato sul cosa volesse dirgli, lo Special One risponde: “È un ex calciatore, non rispettare gente che mangia dallo stesso piatto dove ha mangiato lui è una brutta cosa. C’è gente con un profilo diverso, quando c’è qualcuno che ha messo il culo su una panchina o ha messo piede in campo, quelli capiscono e rispettano. Lui mi pare che ancora mangi in quel piatto, non penso lavori per la sua bella faccia ma prenda dei soldi”. Mauro dopo Roma-Napoli a Pressing si era così espresso: “Il comportamento dei giocatori è stato discutibile, è stata una partita difficilissima per l’arbitro che lo giustifico.

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