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Il sex appeal della nuova Superlega

La sentenza di questa mattina lancia il calcio europeo in una nuova dimensione…

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La sentenza di questa mattina lancia il calcio europeo in una nuova dimensione. La vecchia Superlega esclusiva e criticata, quella chiusa e per pochi, ha lasciato spazio a una competizione a 64 squadre che può portare il pallone del vecchio continente a uno scenario interessante.

Più competizione, più spettacolo e gratuità totale nella fruizione per il pubblico. La Corte di Giustizia Europea ha certificato l’abuso di posizione dominante da parte di Uefa e Fifa e ha sdoganato competizioni parallele. Sarà la medicina per combattere il calcio arabo dei petroldollari?

Forse no, ma sicuramente la proposta di A22 (la società costituita per lanciare il nuovo progetto) vede 64 squadre protagoniste divise in tre leghe. La Star e la Gold saranno composte da 16 squadre divise in due gironi da 8, la Blue invece da 32 team divisi in quattro gironi da otto. Ogni squadra giocherà così almeno quattordici gare di lega che saranno trasmesse gratuitamente in una piattaforma a disposizione dei tifosi.

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Chi scrive è un vecchio amante del calcio da curva con birra e Salamella, ma questo nuovo corso della Superlega risulta decisamente più intrigante rispetto al passato. E’ una fuga in avanti? Assolutamente, la sentenza lancia A22 rispetto al vecchio carrozzone guidato da Ceferin. Ma l’effettiva realizzazione è, probabilmente, lontana.

In questo caso non ci sono membri permanenti, a differenza dell’Eurolega della palla a spicchi dove le squadre sono 18 con dodici membri fissi, ma come nel caso citato la vera competizione passa da qui.

Basta con la redistribuzione dei ricavi televisivi che passa dall’ente centrale, spazio allo spettacolo e con sessantaquattro squadre potrebbero esserci, altresì, storie romantiche di calcio.

A dicembre 1995 il calcio venne stravolto dalla sentenza Bosman, nello stesso mese del 2023 il calcio che conosciamo può aprirsi e variare.
Ne abbiamo bisogno.

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