Juventus
Ritratto di Tudor
In poco tempo il tecnico croato ha messo a posto le cose, rilanciando le ambizioni della Juve!
Published
8 mesi agoon

Ritratto da chi lo conosce bene, la figura di Igor Tudor si delinea con chiarezza: duro, ma anche empatico, pragmatico e insieme estroso!
In poco tempo il tecnico croato ha messo a posto le cose, rilanciando le ambizioni della Juve e restituendo serenità e convinzione a squadra e ambiente!
Quasi nessuno forse si aspettava un tale impatto in una situazione così delicata, ma l’ex difensore bianconero era sicuro del fatto suo!
L’uomo giusto nel momento giusto
Suo compagno di squadra in bianconero, Angelo Di Livio tratteggia un ritratto lusinghiero di Tudor, il tecnico giusto nel momento giusto:
”L’allenatore croato è l’uomo giusto in questa fase. Il suo obiettivo è di portare la Juve in Champions League.
Per ora non ha fatto cose stratosferiche, ma la squadra è messa bene in campo, più aggressiva, direi operaia, tanto per utilizzare un termine a me caro.
Per il futuro si vedrà a fine stagione. Sono tutti sotto esame, allenatori e giocatori, ognuno deve guadagnarsi questa maglia”.
Per quanto stimi l’amico Igor, Soldatino gli preferisce comunque Antonio Conte, attualmente di un altro livello rispetto al collega croato:
”Sul confronto tra Igor e Conte non c’è partita. Antonio è un’altra cosa, rappresenta il tecnico bianconero per antonomasia. Anche se non dice nulla, lui vuole tornare perchè è innamorato della Vecchia Signora”.
Infine, Di Livio parla anche di mercato:
”Riscatto di Conceicao? deve tornare brillante come all’inizio, ma se il Porto abbassa le pretese potrebbe essere riscattato. Vlahovic via solo se arriva Osimhen, altrimenti farei di tutto per tenerlo”.
Il ritratto di Igor firmato da Birindelli
Anche Birindelli conosce bene Tudor e dalle sue parole emerge un ritratto pregevole dell’ex compagno Igor:
”Ha riportato entusiasmo, un’anima che si era un po’ persa, favorendo la squadra a diventare più concreta.
Forse è meno bella, ma è diretta. Quando dico meno bella rispetto a quella, penso che però manca tutto il resto.
Dava un’impressione diversa, con la costruzione del gioco dal basso, con questo possesso insistito.
Devo dire la verità, per me in alcune partite ha anche entusiasmato. Troppe volte però non aveva la continuità in fase offensiva, creava poco, era diventata sterile”.
















