Inter
Pio Esposito si racconta: “Con Chivu un rapporto bellissimo”.
Published
1 settimana agoon
By
Luca Boate
Il giovane attaccante dell’Inter Pio Esposito si racconta ai canali del club: dal legame con Chivu per finire con i suoi fratelli.
Pio Esposito si racconta: “Con Chivu un rapporto bellissimo”.
Francesco Pio Esposito, intervistato dal Matchday Programme dell’Inter, ha raccontato la propria esperienza in nerazzurro. Soffermandosi sul suo percorso di crescita e sull’importanza sia degli insegnamenti ricevuti sia dei legami umani costruiti all’interno del club.
La responsabilità della maglia trasmessa dall’attuale allenatore dell’under 14 Davide Aggio:
“Credo sia quello che mi ha dato il primo allenatore che ho avuto all’Inter, Davide Aggio. Ci ha da subito fatto capire cosa vuol dire fare parte di un club grande come l’Inter e quanto fosse importante comportarsi in modo corretto dentro e fuori dal campo perché vestire questa maglia è qualcosa di speciale”.
L’attaccante non ha tralasciato il legame indelebile che ha con Cristian Chivu, che ha seguito diverse tappe della crescita del giovane:
“Abbiamo un rapporto bellissimo perché siamo cresciuti insieme, ognuno nel suo lavoro. Io ero nell’U14 nel suo primo anno da allenatore, poi ci siamo ritrovati in Primavera e infine in Prima Squadra. In Primavera mi ha responsabilizzato molto con la fascia da capitano, è una persona con grandi valori che rispetto tantissimo”.
Esposito lancia anche un messaggio che tutti i giovani atleti dovrebbero seguire, ovvero avere voglia di far fatica:
“La voglia di lavorare è ciò che ha fatto la differenza per me, senza la mia voglia di non fermarmi mai non sarei arrivato qui”.
Infine, conclude l’intervista rimarcando l’importanza delle sue esperienze pregresse e chiude con una battuta sui suoi fratelli Salvatore e Sebastiano:
“Dopo il periodo in Primavera, l’esperienza allo Spezia è stata fondamentale, soprattutto per la crescita fisica. Cosa ruberei ai miei fratelli? La visione di gioco da Salvatore e il primo controllo orientato da Sebastiano”.













