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Dai no ai nodi Lookman Vlahovic in Serie A è corsa contro il tempo
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4 mesi agoon

Dai no ai nodi Lookman ,Vlahovic , Dovbyk in Serie A è corsa contro il tempo e il calciomercato diventa sempre più il terreno di scontro tra calciatori e club. Da una parte i giocatori, che vogliono orientare la propria carriera, scegliendo dove andare o restare a dispetto dei contratti firmati. Dall’altra le società, che provano a imporre strategie, bilanci e piani tecnici. Un braccio di ferro che racconta molto del calcio moderno, dove l’equilibrio tra potere sportivo ed economico si fa sempre più fragile.
Dai no ai nodi Lookman-Vlahovic-Dovbyk in Serie A : i giocatori si impongono e le società alzano i muri
Nonostante la spinta dei giocatori, i club non sono pronti a cedere terreno. I dirigenti continuano a ribadire che i contratti hanno un valore e che i progetti sportivi non possono essere piegati a ogni capriccio individuale. Lo dimostrano le scelte di trattenere elementi chiave anche a fronte di richieste esplicite di cessione, o di bloccare trattative in attesa delle condizioni economiche ritenute corrette. Le società difendono così non solo il proprio patrimonio tecnico, ma anche un principio di autorità che rischierebbe altrimenti di sgretolarsi.
Un equilibrio instabile
Il calciomercato di quest’anno sta mettendo in scena con chiarezza un equilibrio instabile. Da un lato ci sono i calciatori, pronti a ribellarsi per orientare il proprio futuro. Dall’altro i club, che cercano di resistere e imporre i propri piani. Ogni no diventa un nodo, e ogni nodo rischia di rallentare trattative e rivoluzionare programmi tecnici.
La vera domanda resta sul tavolo: chi comanda davvero nel calcio moderno. I giocatori che con la propria volontà possono bloccare o sbloccare affari milionari, o le società che rivendicano il diritto di decidere tempi e strategie? Forse la verità è che il potere è condiviso, instabile e soggetto al tempo. E come sempre, sarà il mercato a scrivere il verdetto finale.













