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Cose mai viste

Una Spice Girl per suocera

Non dev’essere certo facile per Nicola Peltz, moglie di Brooklyn Beckham, condividere la scena con una primadonna del calibro di Victoria Adams…

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Una Spice Girl per suocera

Non dev’essere certo facile per Nicola Peltz, moglie di Brooklyn Beckham, condividere la scena con una primadonna del calibro di Victoria Adams…

Il rischio

Il rischio era che l’ingombrante figura di Victoria Adams prendesse il sopravvento, finendo per oscurare la sposa del figlio Brooklyn nel giorno delle nozze, ma chi immaginava una Posh Spice al centro della scena, evidentemente si sbagliava…

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Un passo indietro

Invece, per amore del figlio, Victoria ha messo da parte gli atteggiamenti da diva, facendo un passo indietro e rinunciando alla tentazione di imporre alla nuora di indossare un abito da sposa disegnato da lei: Nicola Peltz ha potuto così scegliere da chi farsi vestire, optando per Valentino!

Best Suocera of the year!

Il basso profilo scelto da Victoria Adams, che ha anche rinunciato a vestire un abito troppo appariscente per non rubare la scena alla nuora, è stato applaudito da Vanity Fair, che ha promosso a pieni voti la Posh Spice nell’inedito ruolo di suocera:

Avrebbe anche potuto farsi solleticare dalla stuzzicante idea, Victoria Beckham. Perché, diciamocelo, per una stilista come lei non deve essere stato facile rinunciare alla tentazione di vestire una sposa con così grande visibilità mediatica come la neo nuora Nicola Peltz, convolata a sontuose nozze col primogenito Brooklyn.

E invece ha fatto un passo indietro, rimettendo nel cassetto ago, filo, spilli e forbici, e ha lasciato che a confezionare l’abito della fortunata fosse un numero uno della couture come Pierpaolo Piccioli per la Maison Valentino. 

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Due volte brava (e furba) Victoria, però, che anche nel look scelto per se stessa ha seguito la regola aurea di ogni matrimonio:

mai mettere in ombra la sposa, mai offuscarne la luminosità, mai strappare uno sguardo alla sua centralità. Mai rubarle la scena.

Per lei un abito sottoveste grigio perla, disegnato sul corpo, sinuoso, con applicazioni di ricami ton su ton, capelli raccolti in modo naturale.

Guarda un po’, questo, invece, disegnato proprio da lei medesima, che ancora una volta si conferma miglior testimonial possibile e immaginabile del suo brand.

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Niente effetti speciali, niente azzardi invadenti, per quella che si candida a essere la best suocera dell’anno”.

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