Zambrotta sostiene Chivu: “Bella sfida, l’Inter punta sui giovani”

Zambrotta sostiene la scelta dell’Inter di affidare la panchina a Chivu in questo nuovo ciclo nerazzurro post Inzaghi.

Nel corso dell’intervista concessa all’edizione milanese del Corriere della Sera, Gianluca Zambrotta ha commentato la situazione del Como e della conferma di Fabregas:

“Tendendo Cesc Fabregas in panchina, l’obiettivo del Como è quello di puntare alle coppe europee. Quindi, avere uno step successivo rispetto alla salvezza raggiunta quest’anno. Magari tra qualche anno puntare alla qualificazione alla Champions, ma questo concetto lo aveva già spiegato il presidente, Mirwan Suwarso, qualche anno fa. Anche l’Atalanta ha rifatto lo stadio, ha tenuto per anni lo stesso allenatore, ha valorizzato i giovani e ha fatto un grande calcio. Ed è esattamente quello che sta facendo la proprietà del Como”.

Con il rifiuto a Roma, Bayer Leverkusen e Inter per Fabregas, la formazione larga ha mostrato la sua forza secondo l’ex esterno: “Sì, la proprietà è stata forte e brava. Sapeva di avere un allenatore competente e capace. Era consapevole che Cesc avrebbe portato nuove idee, identità e una filosofia di gioco. Fabregas, la proprietà e tutto lo staff dirigenziale hanno voglia di fare qualcosa di importante”.

Zambrotta sostiene Chivu

Infine un’analisi anche sull’arrivo di Chivu all’Inter: “L’Inter ha puntato su un allenatore giovane, che sa cosa vuol dire indossare la maglia nerazzurra. È un percorso diverso rispetto a quanto fatto prima con Inzaghi, è bello che una società così importante possa puntare su allenatori giovani. È una sfida, ma anche un bel messaggio”.

Zambrotta ha commentato con favore la scelta dell’Inter di affidare la panchina a Cristian Chivu, sottolineando il valore simbolico e tecnico dell’operazione. Secondo l’ex esterno nerazzurro, puntare su un allenatore giovane che conosce profondamente l’ambiente è una scelta coraggiosa, ma anche coerente con un nuovo tipo di progettualità. Chivu, ex compagno di squadra di Zambrotta, rappresenta l’identità del club e può portare una ventata di freschezza, idee e appartenenza. “È bello che una società così importante possa puntare su allenatori giovani”, ha detto Zambrotta, definendola una sfida ma anche un messaggio forte: l’Inter crede nel valore umano e professionale di chi ha vissuto lo spogliatoio nerazzurro e vuole costruire un futuro non solo basato sui nomi, ma anche sulla conoscenza profonda del club.