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Caos panchine in Serie A: tra addii e incastri, si muovono tutte!

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Prosegue senza sosta il turbolento caos del valzer delle panchine in Serie A. Se inizialmente sembrava un gioco riservato alle big, è ormai chiaro che anche le cosiddette “altre” sono coinvolte in pieno. Il mercoledì appena trascorso ha infatti regalato scosse significative, soprattutto per quanto riguarda Cagliari e Torino.

Partendo dalla Sardegna, la separazione tra il Cagliari e Davide Nicola è diventata ufficiale. Dopo giorni di indiscrezioni, il club ha comunicato la rottura con un messaggio chiaro e riconoscente: “Le strade del Cagliari Calcio e di Davide Nicola si dividono. Il Club desidera ringraziare Mister Nicola e il suo staff per il lavoro, la serietà e la passione dimostrate in questa stagione culminata con la permanenza nella massima serie. Al Mister e al suo gruppo di lavoro auguriamo il meglio per il prosieguo del proprio percorso professionale”.
Un epilogo che, seppur atteso, lascia comunque il segno in una piazza che aveva trovato in Nicola una guida solida nei momenti più difficili.

Passando al Torino, tutto è pronto per il cambio in panchina. Paolo Vanoli è prossimo a lasciare spazio a Marco Baroni, reduce dalla breve parentesi con la Lazio. Urbano Cairo ha ormai preso la decisione: Baroni firmerà un contratto biennale e guiderà i granata nel prossimo campionato. L’avvicendamento rappresenta un cambio di rotta deciso, puntando su un tecnico capace di compattezza e organizzazione tattica.

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Che caos tra le panchine!

Ma il mosaico non finisce qui. Restano sospese, in attesa di conferme o sorprese, le situazioni di Cremonese, Lecce e Pisa. Giovanni Stroppa, Marco Giampaolo e Filippo Inzaghi sono in bilico, e il rischio di un ribaltone è più di una semplice ipotesi. Curiosamente, si vocifera che i destini dei tre tecnici possano addirittura incrociarsi, in un effetto domino che coinvolgerebbe Serie A e Serie B, rimescolando ulteriormente le carte.

Il mercato degli allenatori, dunque, non fa sconti. Ogni panchina è un caos ed è sotto osservazione, ogni mossa può provocare una reazione a catena. Una cosa è certa: l’estate del calcio italiano si preannuncia rovente anche fuori dal campo.

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