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Tomori sicuro: “Leao può vincere il pallone d’oro”

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Tomori sicuro: secondo il difensore del Milan, Rafael Leao può vincere il Pallone d’Oro. I compagni più forti…

Fikayo Tomori ha ripercorso la propria esperienza al Milan in una lunga intervista al podcast FilthyFellas. Il difensore inglese ha spiegato perché l’approdo in rossonero sia stato il passo più importante della sua carriera, ha elogiato Rafael Leao indicandolo come un possibile futuro Pallone d’Oro, e ha rivissuto i momenti chiave del percorso che lo ha portato allo scudetto 2022. Nel racconto, anche le sfide con Cristiano Ronaldo e il carattere travolgente di Zlatan Ibrahimovic.

Tomori ha spiegato di aver sempre immaginato un futuro calcistico fuori dall’Inghilterra, e quando si è presentata l’occasione Milan, la risposta è stata immediata. Nonostante il trasferimento in pieno periodo Covid, l’inserimento è stato rapido grazie alla cultura tattica italiana. “Se è stata la miglior scelta che potessi fare? Certamente”, ha detto, sottolineando come l’ambiente rossonero lo abbia accolto con enorme entusiasmo.
Dopo i mesi in prestito, Maldini e Massara gli proposero il riscatto e l’accordo fu immediato: “Verso marzo-aprile mi hanno chiesto se volessi rimanere… Qualche minuto dopo il mio agente mi contattò dicendo che se quella era la mia decisione, era già tutto fatto”.

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Tomori sicuro: “Leao può vincere il pallone d’oro”

Durante l’intervista, Tomori si è soffermato su Rafael Leao, convinto che il portoghese abbia un potenziale da fuoriclasse:
“Potrebbe tranquillamente vincere il Pallone d’Oro. È alto, è forte, è veloce, sa dribblare. Ha tutto per essere uno dei migliori”.
Parlando dei compagni più forti, il centrale ha posizionato Luka Modric al vertice:
“In questa top 3 metto assolutamente Modric… È incredibile, ma stiamo parlando di un Pallone d’Oro”.
Poi ha citato Reijnders e Theo Hernandez, ricordandone tecnica, intensità e devastazione sulla fascia sinistra insieme a Leao.

Tra gli avversari più impegnativi affrontati, Tomori ha citato Cristiano Ronaldo ai tempi della Juventus, con l’obiettivo di impedirgli qualsiasi giocata pulita: “Non potevo permettergli di toccare la palla prima di me…”.
Capitolo a parte per Zlatan Ibrahimovic, definito senza esitazioni “la persona più competitiva” mai incontrata, capace di trasformare ogni partita d’allenamento in una battaglia totale.

Lo scudetto del 2022

Un passaggio importante è dedicato alla conquista del tricolore, vissuto in un crescendo emotivo pur non essendo considerati favoriti. “Vincere la Serie A è stato incredibile…”, ha ricordato, citando lo stadio di Sassuolo gremito ore prima della partita decisiva e la successiva invasione del campo.
Tomori ha poi spiegato quanto sia pesante l’eredità degli ex campioni rossoneri, da Maldini, Nesta, Stam e Kaká, che rappresentano il parametro con cui vengono giudicate le sue prestazioni:
“I fan hanno grandi aspettative da noi… Quello è il loro standard”.

Tomori ha affrontato anche il tema della nazionale inglese, spiegando il dialogo avuto con Tuchel e la convinzione di dover continuare a lavorare senza pensare ai pregiudizi sul calcio italiano:
“Non penso di non venire chiamato solamente perché sono in Italia”.
Ha poi parlato delle squadre che sogna di affrontare (Barcellona, PSG) e delle esperienze già vissute con Liverpool, Newcastle e Tottenham.
Infine una riflessione sulle differenze tra Serie A e Premier League, evidenziando come in Italia molte squadre giochino più prudentemente contro le big:
“In Serie A è diverso… Se il Sunderland va a giocare contro l’Arsenal a Londra, vuole vincere”.

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