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Thuram alla Anguissa: l’idea di Spalletti con il cambio modulo
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1 mese agoon

Thuram: Spalletti architetta il cambio modulo e, allo stesso tempo, studia una nuova soluzione per il centrocampista francese.
Tra i giocatori della Juventus non convocati dalle rispettive nazionali, spicca anche Khephren Thuram. Il centrocampista francese, infatti, dopo le 2 presenze maturate ad ottobre non è stato chiamato da Didier Deschamps. Nazionale transalpina che, nei prossimi impegni, affronterà prima l’Ucraina e successivamente l’Azerbaijan.
Anche se la mancata convocazione rappresenta una delusione per il classe 2001, dall’altro lato c’è chi è pronto a capitalizzare al meglio la situazione: ovvero Luciano Spalletti.
L’allenatore bianconero, infatti, avrà la possibilità di lavorare a stretto contatto con Thuram, con l’obiettivo di consolidare la sua posizione di leader all’interno della squadra.
La domanda sorge, a questo punto, spontanea: “Come?”. Semplice: con una nuova collocazione tattica.
Entriamo nel merito.
IDEA 4-3-3 PER SPALLETTI

“Si può giocare anche due punte certo, è una prova che si può fare. Openda è una prima/seconda punta che ci può giocare, si può fare. Le due punte aperte e la punta centrale, 4-3-3. Cercheremo di analizzarle in maniera corretta e poi sono prove. Vlahovic l’ho tirato fuori perché è stato bravissimo a recuperare e ha rischiato di non giocare per il problema avuto. Lo abbiamo fatto provare e ci ha dato disponibilità e l’abbiamo apprezzato”.
Queste le parole di Spalletti nel post-match contro il Torino, dove l’allenatore ha aperto alla possibilità di un nuovo sistema di gioco: ovvero il 4-3-3.
THURAM: LA COLLOCAZIONE NEL NUOVO MODULO

All’interno del 3-4-2-1 di Tudor e ripreso da Spalletti, Thuram ha agito da interno nella mediana a due. Uno scenario che, però, potrebbe cambiare nel caso in cui il tecnico passasse al 4-3-3.
Il tecnico di Certaldo, infatti, pensa ad un nuovo ruolo per il centrocampista francese: ovvero quello di mezzala sinistra, capace di muoversi su tutta la corsia con libertà totale di movimento.
Insomma: meno compiti di regia con maggiore propensione offensiva, in modo da permettergli inserimenti continui ed attaccare la profondità. Spalletti, dunque, sogna di replicare quanto fatto con Anguissa al Napoli.
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