Juventus
Spalletti: “Sensazioni bellissime. Scudetto? Perché no”
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1 mese agoon

Spalletti, alla vigilia del match contro la Cremonese, si presenta come nuovo allenatore della Juventus nella conferenza stampa.
Out Tudor, dentro Spalletti: dopo un inizio di stagione parecchio deludente, la Juventus ha deciso di cambiare per trovare una svolta. La panchina bianconera, dunque, è stata affidata a Luciano Spalletti: ex Roma, Inter e Napoli.
Per il tecnico toscano un contratto fino al 30 giugno 2026, con opzione per il rinnovo nel caso in cui i bianconeri si qualificassero per la prossima Champions League.
Con l’inizio della sua avventura all’ombra della Mole, oltre che alla vigilia della gara contro la Cremonese, l’ex ct Azzurro interviene nella conferenza stampa.
Di seguito, le parole di Luciano Spalletti.
SPALLETTI: LA CONFERENZA STAMPA

Prima del tecnico, la conferenza stampa inizia con le parole di Damien Comolli.
“Innanzitutto mi scuso per non parlare l’italiano con voi. Dandovi il benvenuto, vi dico che siamo molto lieti di accettare il servizio di Luciano per tante ragioni. In primis perché è un grande esperto di calcio italiano, come tutti voi. Sapete benissimo quale sia la sua carriera ed i successi che ha ottenuto in diversi club e società: oltre che in diversi contesti, alzando grandi trofei sia a livello nazionale che internazionale. Questo, quindi, definisce quello che è Luciano a livello di allenatore, ma anche le sue capacità in generale. E’ certamente la persona che può portare avanti il brand del calcio, perché come tutti voi sapete è molto importante. Il contratto sottoscritto è valido fino al termine della stagione, con opzioni per il prolungamento”.
INIZIA LA CONFERENZA STAMPA DI SPALLETTI
Inizia la conferenza stampa di Spalletti.
Mister, quali sono le sue prime sensazioni?
“Bellissime, perché conosciamo tutti la storia della Juventus e sappiamo che in questo club c’è una grande aspettativa. Entrarci dentro, però, è una bellissima emozione”.
Su Tudor…
“Prevale la voglia di riportare questo club ad alti livelli. Io ho grande rispetto del lavoro di Tudor, che saluto caramente ed è una persona splendida. Sono sicuro di trovare una squadra allenata bene, soprattutto grazie alla professionalità di Igor: ma dobbiamo lavorare forte per raggiungere le nostre ambizioni. Ovviamente, ringrazio il direttore di Comolli per le belle parole”.
Spalletti, come sarà il suo staff?
“Ho portato 4 collaboratori con me, perché ad oggi si conosce tutto nel mondo del calcio e la Juventus è fornita di tutto. Con me ci saranno con me Domenichini, Martusciello, Russo e Sinatti. Permettetemi di spendere due parole per Daniele Baldini, che ha deciso di terminare il suo rapporto di lavoro: questo mi ha lasciato un pò sorpreso. Daniele è uno molto sveglio e mi dispiace questa situazione, ma devo accettare la sua scelta”.
Quando arriverà il nuovo direttore sportivo? (Domanda rivolta a Comolli)
“Vi daremo notizie quando sarà il momento: siamo alla ricerca”.
PROSEGUE LA CONFERENZA STAMPA
Dopo le sue esperienze, quanto la stimola arrivare alla Juventus che ha avuto difficoltà a segnare la diversi giocatori?
“Fa parte del mio lavoro ed è una cosa stimolante. I goal sono una cosa fondamentale, perché per vincere le partite bisogna segnare. Il calcio offensivo è sicuramente un’altra qualità importante, ma l’essenziale è essere squadra, con il gruppo che deve capire quello che dobbiamo fare in campo nelle varie situazioni. Se uno ragiona in un modo e uno nell’altro è tutto più complicato”.
La Juventus può rientrare nel giro Scudetto? E poi, come gestirà Vlahovic?
“Spero vivamente di poter rientrare nella corsa Scudetto. Le intenzioni ci devono essere, anche perché abbiamo giocato solamente 9 partite e ne mancano 29 alla fine del torneo. In 30 anni di professione, ne ho viste di tutti i colori e non vedo perché dovrei accontentarmi. Ho assoluto rispetto del valore dei giocatori. Come gestire Vlahovic? Parlerò con lui e sottolineo che non ho avuto nessun tipo di imposizione dalla società. Dopo la sua ultima partita, le intenzioni di Dusan mi sembrano chiare”.
Cosa ci dice sulle parole di Vlahovic?
“Mi sembra un pensiero corretto, i calciatori si devono rendere conto di quello che stanno facendo. Sulla battuta a Perin? È solamente una battuta, ma noi dipendiamo tanto dai giocatori, perché sono loro a fare la differenza. Le cose fatte in campo, infatti, verranno valutate per il mio futuro”.
A gennaio farete mercato? (Domanda per Comolli).
“Abbiamo parlato di questo con il mister. Sappiamo benissimo che dobbiamo rispettare il Fair Play finanziario, poi se ci saranno occasioni proveremo a coglierle. Sono molto rilassato e fiducioso sui giocatori che abbiamo preso nell’ultima sessione di mercato”.
IL TECNICO PROSEGUE
Sempre a Comolli: Avevate pensato a Spalletti in estate?
“Assolutamente no, perché quando ho iniziato a giungo avevo in testa di tenere Tudor. Poi quando abbiamo deciso di cambiare l’allenatore per mancanza di risultati ed ho contattato per la prima volta Luciano. Il nostro primo contatto è avvenuto nella giornata di lunedì”.
Spalletti, qual é il vestito migliore per la sua squadra?
“Oggi pomeriggio farò il primo allenamento: ho rispetto del lavoro fatto precedentemente e nulla esclude che potrei dare continuità. Penso ci siano i presupposti per fare questa scelta. Ci sono, poi, alcuni giocatori che vorrebbero giocare in posizioni differenti, ma proverò a fare anche la difesa a 4”.
Quale Cremonese si aspetta domani?
“Ho visto molte partite di Serie A, in particolare l’ultima del Napoli e dell’Inter: due squadre che ritengo le più attrezzate. Noi non dobbiamo essere presuntuosi e non dobbiamo avere alcun tipo di slogan. Dobbiamo solamente lasciare il rumore del pallone che scivola sull’erba, ovvero il modo corretto di parlare”.
Cosa ci dice sul suo passato al Napoli?
“Personalmente ho lasciato qualcosa in tutte le città nella quale ho lavorato, ma a Napoli c’è stato qualcosa di superiore: abbiamo vinto uno Scudetto bellissimo ed ho instaurato un rapporto particolare che rimarrà. Napoli è una città che mi rimarrà sempre nel cuore. Sul tatuaggio? Oggi ho fatto le analisi e ho dato l’altro braccio perché non volevo si toccasse nulla“.
SPALLETTI IN CHIUSURA
Avrà delle difficoltà con il Dna del club?
“No, perché è fondamentale vincere la partita: ma il calcio è anche uno spettacolo e cercheremo di creare e dare un buon prodotto. È un discorso anche vostro però, perché siete sempre alla ricerca di qualche parola nuova. Noi dobbiamo pensare a vincere e poi parleremo di altro”.
Su Koopmeiners?
“Koop lo conosco bene, anche perché lo abbiamo seguito nelle squadre precedenti: ma costava tanto. Mi piaceva così tanto che una volta ci siamo sentiti anche telefonicamente. Per me rimane quell’idea che avevo visto e non la cambio. Lo vedo come un mediano/mezzala, ma ha giocato anche come difensore. Voglio fare i complimenti a Gasperini che ha tirato fuori il meglio da un calciatore”.
Mister, in cosa dovrà incidere?
“Non so in cosa dovrò incidere, ma so quello che sarà il mio comportamento e attraverso questo i calciatori entreranno in una mentalità in cui potrò dare qualcosa. Sono stato fortunato perché ho avuto la possibilità di vincere e come ho detto in precedenza… la differenza la faranno sempre i calciatori. Ovviamente avere un complicità nel fare le cose e avere un metodo può essere un qualcosa che porterà dei risultati”.
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