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L’Inter è stata derubata?

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L'Inter è stata derubata?

L’Inter è stata derubata? Marotta accende il dibattito dopo il ko col Napoli: “Quel rigore ha cambiato la partita, serviva il Var.”

“Il rigore dato al Napoli è stato determinante per spostare l’equilibrio, anche se poi il Napoli ha legittimato la vittoria”. (Beppe Marotta)

L’Inter è stata derubata?

Il giorno dopo la sconfitta del Maradona, l’Inter non parla di tattica, ma di arbitraggio. A farlo è stato Beppe Marotta nel post gara, che analizza con lucidità l’episodio chiave del match. Il rigore concesso al Napoli per un intervento segnalato dal guardalinee, e non fischiato in prima battuta dal direttore di gara. “Il rigore dato al Napoli è stato determinante per spostare l’equilibrio, anche se poi il Napoli ha legittimato la vittoria. L’arbitro non aveva fischiato, la decisione è arrivata dopo l’intervento dell’assistente. Questa dinamica avrebbe meritato l’intervento del Var.”

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Un giudizio che mette in discussione la gestione complessiva dell’episodio. “Rocchi dice ‘Basta rigorini’, ma un arbitro non può farsi condizionare da un assistente a 30 metri. Il Napoli avrebbe potuto vincere lo stesso, ma se dopo 5 o 10 secondi interviene il segnalinee e si assegna un rigore, il Var dovrebbe essere coinvolto per dare chiarezza.”

Per Marotta il punto non è solo il singolo episodio, ma la coerenza del sistema: “Dobbiamo capire cosa si intende per ‘rigorino’. Io sono per la centralità dell’arbitro, che deve essere l’unico a decidere. Quel rigore ha creato amarezza e arrabbiatura, ha condizionato la testa dei nostri giocatori.”

Il presidente interista, però, evita di cedere al vittimismo: “Il Napoli avrebbe potuto vincere comunque, ma mi riferisco alla cronologia della partita e alla decisione presa.”

Sullo scontro tra Conte e Lautaro, invece, Marotta taglia corto: “Sono dinamiche di campo, su quello sorvolerei.”

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Un discorso chiaro, quello del dirigente nerazzurro: nessuna accusa diretta, ma un messaggio forte alla classe arbitrale. Perché, al di là del risultato, la sensazione resta: quella decisione ha cambiato tutto.

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