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Ricchi prima del calcio

C’è chi svolta grazie al pallone ed altri a cui il denaro invece non è mai mancato…

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Ricchi prima del calcio

C’è chi svolta grazie al pallone ed altri a cui il denaro invece non è mai mancato…

1) Bamford

Patrick Bamford veniva etichettato come un privilegiato ben prima di diventare un calciatore professionista:

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l’attaccante del Leeds infatti proviene da una famiglia ricca, proprietaria di una nota azienda che produce macchinari per l’edilizia.

Il suo allenatore ai tempi del Burnley, Sean Dyche, lo accusò di “non aver mai dovuto lavorare per ottenere una cosa”, ma sul campo nessuno gli ha mai regalato nulla!

2) Morata

Un’infanzia agiata e spensierata quella di Alvaro Morata, che non ha mai conosciuto privazioni grazie al lavoro del padre,

ex dirigente di Cadena Ser, la radio più ascoltata in Spagna: “un figlio di papà” secondo Salva Sevilla, che provocò così il centravanti dell’Atletico Madrid, facendogli perdere le staffe e favorendone l’espulsione! 

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3) Vialli

A Gianluca Vialli non serviva certo il calcio per diventare ricco: l’ex centravanti di Samp e Juve lo era già!

Appartenente ad una delle famiglie più nobili del cremasco, da bambino viveva in un castello e non doveva preoccuparsi di rifarsi il letto da solo!

Avrebbe dunque potuto fare altro nella vita o permettersi il lusso di far niente, ma il pallone era la sua passione, un amore grande, che ha sempre nutrito e mai rinnegato fino all’ultimo!

4) Piquè 

Papà avvocato e imprenditore di successo, mamma direttrice di un importante polo ospedaliero, Gerard Piquè è cresciuto nella bambagia! Quando si dice… Nato con la camicia!

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Pensate quanto più fortunati ancora sono i suoi figli, che ai soldi di papà aggiungono quelli di mamma, la rockstar internazionale Shakira, tra le cantanti più ascoltate e quindi più ricche attualmente in circolazione!

5) Goetze

Ha avuto il privilegio di decidere una finale mondiale, Mario Goetze, ma anche di essere figlio di uno dei più noti e stimati insegnanti universitari tedeschi, docente dell’ateneo di Dortmund e collaboratore a Yale!

Sarà forse per questo che l’ex Borussia e Bayern a volte dava la sensazione di giocare svogliato, quasi ne avesse fatto anche a meno!

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