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Perché Virgil e non Van Dijk?

Vi sarete accorti che sulla maglia il difensore olandese non porta il cognome… La ragione va cercata nel suo passato…

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Perché Virgil e non Van Dijk?

Vi sarete accorti che sulla maglia il difensore olandese non porta il cognome… La ragione va cercata nel suo passato…

Oggi è ricco e famoso, ma la vita non è stata sempre generosa col capitano del Liverpool…

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Crescere senza un padre non è facile per nessuno, la mancanza di un punto di riferimento si fa sentire ed incide non soltanto sul presente ma anche sul futuro…

Se l’uomo che ti ha messo al mondo ti pianta in asso quando sei ancora un bambino e non si fa più vedere, allora è comprensibile che tu non voglia più avere a che fare con lui…

Infanzia difficile 

Oggi è il difensore più forte al mondo, nel suo palmares spicca la Champions vinta da assoluto protagonista col Liverpool nella

scorsa stagione e le sue tasche sono piene di soldi, ma la vita non è sempre stata così generosa con Virgil Van Dijk:

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l’insuperabile centrale olandese ha dovuto fare i conti con un’infanzia difficile, che ha temprato il suo carattere, facendo di lui un combattente non soltanto in campo…

Senza un padre

Il piccolo Virgil si è presto ritrovato senza padre, nel momento in cui quest’ultimo ha deciso di piantare in asso moglie e figli per rifarsi una vita altrove…

La Signora Van Dijk ha così dovuto rimboccarsi le maniche per sfamare i suoi tre bambini, crescendoli da sola…

Troppo tardi!

Dopo anni di silenzio, il Signor Van Dijk è riapparso, guarda caso, nel momento in cui il figlio Virgil raggiunge fama e ricchezza

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planetarie, forse per battere cassa o forse perché pentito… Troppo tardi per recuperare un rapporto ormai morto e sepolto!

Semplicemente Virgil

È per questo che Virgil ha deciso di portare scritto sul retro della maglia il suo nome di battesimo anziché il cognome:

una rivincita nei confronti di quel padre che lo aveva abbandonato da bambino senza preoccuparsi delle conseguenze!

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