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Integralisti del modulo

C’è chi, come Pep Guardiola, adatta il modulo ai calciatori a propria disposizione, e coloro che invece definiremmo talebani!

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Integralisti del modulo

C’è chi, come Pep Guardiola, adatta il modulo ai calciatori a propria disposizione, e coloro che invece definiremmo talebani, quelli che: o così o niente!

1) Arrigo Sacchi

Col suo 4-4-2, Arrigo Sacchi varò una vera e propria rivoluzione copernicana applicata al calcio!

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Sovrapposizioni continue dei terzini, due ali con spiccata propensione ad accentrarsi, un trequartista più simile a una seconda punta,

una coppia di mediani abili sia nella fase di interdizione che in quella di impostazione della manovra: questi i principi inderogabili della filosofia del Vate di Fusignano!

2) Nereo Rocco

Trent’anni prima di Arrigo Sacchi, Nereo Rocco rivoluzionò anche lui il nostro calcio, perfezionando quel catenaccio che sarebbe poi

divenuto celebre nel mondo come gioco all’italiana: uno schema che privilegiava la solidità difensiva attraverso rigide marcature a

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uomo, garantendo maggior copertura e favorendo le ripartenze grazie alla spinta dell’ala tornante da una parte e del terzino fluidificante dall’altra.

3) Antonio Conte

Inizialmente bollato come talebano del 4-2-4, Antonio Conte mostrò invece una certa elasticità tattica quando, al momento del suo

approdo sulla panchina della Juventus, si rese conto che i calciatori a disposizione erano più adatti al 4-3-3…

Arrivò però il giorno della sfida col Napoli, schierato da Walter Mazzarri con l’immutabile 3-5-2, e l’allora tecnico bianconero rispose disponendo la squadra a specchio:

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di lì in avanti, il 3-5-2 divenne il modulo contiano per eccellenza, quello che non può essere accantonato neppure per trovare una collocazione ad un fuoriclasse come Eriksen! Quando si dice essere di coccio!!!

4) Walter Mazzarri

Provate voi a chiedere a Walter Mazzarri di schierare la sua squadra con un modulo diverso dal 3-5-2!

Sarebbe come domandare a Batman di togliersi la maschera! Il tecnico di San Vincenzo e l’elasticità tattica sono due rette parallele che non si toccheranno mai! 

5) Maurizio Sarri

Il Sarrismo è più di un modulo, addirittura una filosofia di vita! Vincere attraverso il bel gioco: questa l’aspirazione dell’attuale tecnico della

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Juventus, che per riuscirci non potrebbe mai prescindere dalla difesa a quattro, da un playmaker con due mezzali a supporto, da un trequartista e due punte.

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