Tutte le notizie
Milan, Berlusconi torna a metter bocca nelle questioni tecnico-tattiche: attento Pippo, prima di te è toccato a Zac, Carletto e Max!
Published
11 anni agoon
By
Redazione
Non è la prima volta e con ogni probabilità non sarà neanche l’ultima che Silvio Berlusconi mette bocca nelle questioni tecnico-tattiche del suo Milan, raccomandando, anzi, sostanzialmente imponendo, all’allenatore di turno di far questo o quell’altro.
Il Cavaliere, si sa, è dotato di un ego smisurato, che gli fa credere, a torto o a ragione, di poter eccellere in qualunque campo e per questo di avere il diritto di dire la sua in ogni ambito dello scibile umano, a cominciare da quello pallonaro. In vent’anni e oltre di onorata presidenza Berlusconi, la vita per i tecnici che si sono succeduti sulla panchina rossonera non è stata semplice, poichè non è stato semplice gestire il rapporto con un patròn, che ha sempre preteso di indirizzare le scelte dei propri dipendenti.
Da Zaccheroni ad Allegri, passando per Ancelotti, la lista è lunga e a quest’elenco si aggiunge adesso pure Inzaghi, che proprio in questi giorni, sta scoprendo a proprie spese, quanto sia ingrato il compito di sedere sulla panchina del Diavolo. Ripercorriamo le tappe più significative del delirio di onnipotenza tecnico-tattica di “mister” Berlusconi, cominciando dai rimproveri ripetuti all’indirizzo di Alberto Zacheroni, accusato di ostinarsi a schierare la difesa a tre e invitato più volte a passare all’assetto a quattro.
Toccò poi a Carletto Ancelotti, vituperato dal Cavaliere per il suo albero di Natale, che prevedeva due trequartisti dietro a una sola punta, laddove il diktat presidenziale imponeva la contemporanea presenza in campo di almeno due attaccanti di ruolo più un rifinitore.
Ed arriviamo alle più recenti critiche a Massimiliano Allegri, nel mirino di Berlusconi per via della sua insistenza a imperniare il gioco della squadra sul solo Ibrahimovic, isolato in avanti, senza l’ausilio di una seconda punta. La mannaia della censura presidenziale si è abbattuta pure su Clarence Seedorf, ritenuto colpevole di rifiutarsi senza una valida ragione di schierare insieme Balotelli e Pazzini.
E giungiamo infine all’ultima imposizione, rivolta a Inzaghi, al quale viene “suggerito” di gettare nella mischia l’inguardabile Fernando Torres, al posto di un Menez, che nel ruolo di falso nueve, ha fin qui dimostrato di saper fare la differenza. Il dado è tratto… La palla adesso passa a Super Pippo…











