Tutte le notizie
La vita è una valle di lacrime: tutti i piagnistei di Mazzarri
Published
11 anni agoon
By
Redazione
A Napoli lo chiamavano “Chiannazzarri”, dal verbo chiagnere in dialetto partenopeo, in italiano piangere. Mai soprannome fu più azzeccato, considerando che Walter Mazzarri ha sempre avuto la lacrimuccia facile. E’ bene spiegare, che, per estensione, il verbo piangere può essere inteso come “accampare scuse”. E allora, andiamo a ricordarle tutte, le scuse più fantasiose dell’ormai ex allenatore dell’Inter:
1) “Siamo in emergenza, i ragazzi sono calati. E poi ha anche cominciato a piovere…“.
2) “Il campo era scivoloso e eravamo stanchi, abbiamo finito con un ragazzo della Primavera“.
3) “Abbiamo sbagliato tanti contropiede per la fretta di andare in porta. Non siamo sereni e quindi poco lucidi“.
4) “Ci sono giocatori che in questo periodo dell’anno non reggono tre partite consecutive“.
5) “Purtroppo non abbiamo segnato quando dovevamo farlo“.
6) “Il Torino aveva il pubblico dalla sua. Avevo scelte obbligate“.
7) “Parlo a livello statistico: è possibile che quando gli episodi sono contro di noi si vedono e quando sono a nostro favore invece non si vedono mai?“.
8) “Contro l’Atalanta abbiamo sbagliato l’impossibile in zona gol, abbiamo preso 3 pali, forse 4… E abbiamo preso gol da una punizione che non c’era all’ultimo minuto“.
9) “Il mio preparatore atletico non sbaglia mai. Purtroppo questa estate non aveva i giocatori a disposizione perchè sono tornati troppo alla spicciolata“.
10) “Prestazione da dimenticare. Purtroppo mezza squadra era influenzata, 4-5 avevano la febbre e uno ha giocato con la diarrea“.











