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Acerbi assolto come calciatore, ma…

Il difensore dell’Inter avrebbe dovuto ammettere l’errore?

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Sia chiaro, qua bisogna essere tutti garantisti e se Acerbi è stato assolto per mancanza di prove vuol dire che non è colpevole. Tuttavia, ciò non toglie che possa comunque aver detto delle cose riprovevoli a sfondo razziale.
Riavvolgiamo il nastro. Le certezze che abbiamo sono che il difensore dell’Inter cerca di giustificarsi indicando il suo compagno di squadra (Thuram), Juan Jesus dopo la partita sostiene che l’avversario è andato oltre con le parole, Acerbi lascia la nazionale, ma nega di aver pronunciato espressioni razziste e quindi Juan Jesus racconta la sua versione sui social.
La sensazione, basata su indizi circostanziali sia chiaro, è che Acerbi possa aver utilizzato utilizzato delle frasi disdicevoli. Infatti, la versione espressa dal giocatore del Napoli sembra poter aver avere più attinenza con la realtà. D’altra parte, in mancanza di prove certe rimane la parola di uno contro quella dell’altro. Ed ecco spiegata l’assoluzione.
Il punto però è un altro. Siccome ormai è il segreto di pulcinella, Acerbi non avrebbe fatto meglio ad ammettere la verità? Con questo non voglio assolutamente dire che Acerbi sia un razzista, anzi, ritengo che tutti possano sbagliare. A tutti può capitare di dire delle nefandezze e questo non per forza deve qualificarli in un certo modo nella totalità della persona.

Secondo me però quando si sbaglia è giusto pagare le conseguenze dei propri errori, specialmente quando si parla di un tema così delicato. L’idea che mi sono fatto è che Acerbi, come dice Juan Jesus, sia andato oltre, ma non ritenesse che quelle espressioni fossero catalogabili come razziste. Ecco perché avrebbe fatto più bella figura a spiegare l’accaduto e soprattutto le sue intenzioni, ma senza negare quello che ha detto. Francamente, alla favoletta del “ti faccio nero” non ci crede neanche lui.

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