Mancini: “E’ come la mia prima Inter”. Ranocchia inadeguato, Icardi inarrestabile

Andrea Ranocchia e Mauro Icardi: sono le due facce dell’Inter di Genova, travolgente in attacco, con due gol, pali, traverse, una rete valida ma annullata, due chiari rigori negati e invece sciagurata in difesa. Senza Vidic, e con il traballante Juan Jesus di nuovo al suo fianco, il capitano nerazzurro ha perso di colpo tutte le sue certezze e si è involuto, giocando una partita catastrofica. Aldilà dei limiti tecnici, preoccupa la mancanza di personalità del ragazzo, che a breve rinnoverà con il club meneghino fino al 2019: è davvero lui il futuro dell’Inter da scudetto?

La nota positiva della serata è stata senz’altro Maurito, che ha raggiunto quota 20 reti in campionato: essenziale, cinico, ma anche generoso (ottimo l’assist per Palacio) l’argentino segue la tradizione dei grandi cannonieri nerazzurri del passato come Ronaldo, Vieri, Ibrahimovic, Milito ed Eto’o. Icardi rinnoverà ai primi di giugno fino al 2019 con ingaggio attorno ai 3 milioni più bonus: il Biscione riparte soprattutto da lui.

Intanto Roberto Mancini a Inter Channel è tornato sulla partita di Marassi, che praticamente condanna l’Inter a una stagione senza Europa: “Le uniche partite in cui abbiamo perso delle ultime dodici o tredici giornate sono state quelle contro Sampdoria, Juventus e Genoa, dove meritavamo qualcosa in più. Mi sembra il mio primo anno all’Inter, quando giocavamo benissimo ma poi pareggiavamo sempre. Il tifoso quando perde non è felice, ma la squadra ha una sua logica e una sua mentalità e per questo sono contento. I risultati dovremo cambiarli l’anno prossimo”.