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Editoriale – Da faro azzurro a potenziale problema per Prandelli. Ecco perché in Brasile Balotelli rischia la panchina
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12 anni agoon
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Redazione
E se Mario Balotelli, atteso sin da Euro 2012 come uno dei protagonisti annunciati dei Mondiali 2014, in Brasile fosse addirittura costretto alla panchina? Quella che, a inizio stagione, sembrava un’ipotesi più impossibile che improbabile (soprattutto se figlia di una scelta tecnica del ct) con il passare dei mesi e dopo il meeting di Coverciano sembra prendere forma sempre più nella testa di Prandelli.
Tanta acqua è passata sotto i ponti dalla doppietta di ‘SuperMario’ contro la Germania a Varsavia contro la Germania. Quest’anno la parabola non certo esaltante dell’attaccante del Milan si affianca a quelle in ascesa di altri calciatori che stanno stravolgendo le gerarchie.
Balotelli è un attaccante dal talento cristallino, ma che tende ad accentrare molto il gioco su di sé e che, al contempo, rende al massimo quando è affiancato da uno o due portatori di borraccia. Più duttili sono Giuseppe Rossi (se recupererà) e Antonio Cassano, cui l’estimatore Prandelli potrebbe regalare il primo Mondiale dopo ben tre Europei, tutti giocati da protagonista.
Anche al centro dell’attacco le soluzioni non mancano e potrebbero mettere in discussione la maglia da titolare di Balotelli. Ciro Immobile e soprattutto Mattia Destro hanno completato il loro processo di esplosione e sono nelle grazie del ct. Oltretutto in azzurro potrebbero giocare affiancati dai loro partner nei rispettivi club, Cerci e Florenzi, con i quali l’intesa sfiora la perfezione. Qualcosa che Balotelli, invece, non può dire.
Una cosa è sicura: a meno di problemi fisici in questi due mesi Balotelli in Brasile ci sarà. Ma da faro dell’Italia rischia di tramutarsi in panchinaro di lusso. E da risorsa può diventare un vero e proprio problema per Prandelli.
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