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Carlo Ancelotti, il ct del Brasile vuole il Mondiale!

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Carlo Ancelotti

Un nuovo capitolo si apre nella carriera di Carlo Ancelotti. L’allenatore italiano, reduce dal suo addio al Real Madrid, ha preso ufficialmente le redini della nazionale brasiliana, presentandosi in conferenza stampa con entusiasmo, determinazione e profondo rispetto per la tradizione verdeoro. “Vincere il Mondiale deve essere un obbligo”, ha dichiarato senza esitazioni. Parole che non lasciano spazio a dubbi sull’ambizione che accompagnerà la sua avventura con la Seleção.

Le parole di Carlo Ancelotti da allenatore del Brasile

Ancelotti ha esordito affermando:
“È un grande orgoglio guidare la migliore nazionale del mondo. Ho molta voglia che il Brasile torni a essere campione. Sono stato accolto con tanto affetto e faremo un lavoro di grande responsabilità”. Il tecnico 65enne ha sottolineato fin da subito l’importanza del ruolo che ricoprirà, riconoscendo il peso della maglia gialloverde.

Durante la presentazione, il tecnico ha ricevuto la “benedizione” di due leggende del calcio brasiliano: Luiz Felipe Scolari e Carlos Alberto Parreira, entrambi campioni del mondo alla guida del Brasile. Un momento simbolico e carico di significato, suggellato dalla posa con la maglia della Seleção tra le mani.

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Carlo Ancelotti ha evidenziando l’importanza della transizione dal club alla nazionale con una gratitudine che abbraccia passato e presente:
“Ringrazio la CBF e il Real Madrid per avermi dato l’opportunità di lavorare con la CBF. Ho sempre avuto un legame speciale con questo paese. Cercherò di portare il lavoro al massimo livello”.

Il legame con il Brasile, come lui stesso ha ricordato, nasce da lontano:
“Risale a molto tempo fa, negli anni ’80. Ho allenato più di 34 giocatori brasiliani. Ronaldo, Rivaldo, Kaká… tantissimi. Non posso dimenticare gli ultimi come Rodrygo, Endrick. Sono stato in tutte le città del mondo e mi mancava Rio. Voglio godermi questa città”.

Carlo Ancelotti continua…

Per concludere, in merito alle sue prime ore da CT, Ancelotti ha spiegato:
“Abbiamo valutato la struttura della federazione, ritengo molto importante il lavoro intorno ai giocatori. Deve essere un ambiente familiare e rispettoso per tirar fuori la nostra migliore versione. È una sfida molto grande. Avere l’obiettivo di vincere un Mondiale deve essere un obbligo per un paese. Questo può aiutare molto nella sfida che avremo la prossima estate”.

Con queste parole, Ancelotti segna l’inizio di una nuova era per il Brasile, una delle nazionali più vincenti della storia, ma a secco di titoli dal 2002. Pertanto, l’obiettivo è chiaro: riportare la Coppa del Mondo a Rio de Janeiro. In effetti, con un condottiero come lui, il sogno può realmente diventare realtà.

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