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Lautaro e Calha: pace fatta!

Seppellita l’ascia di guerra, l’argentino e il turco remano di nuovo dalla stessa parte!

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Lautaro e Calha: pace fatta

Lautaro e Calha: pace fatta! Dopo gli screzi estivi, torna il sereno tra i due, ora di nuovo in sintonia per portare in alto l’Inter!

Condottiero nerazzurro

Lautaro Martinez è il capitano condottiero dell’Inter. Dopo un’estate complicata per i postumi del finale della scorsa stagione, è tornato a parlare da leader.

Candidato al Pallone d’Oro 2025, l’attaccante argentino ha ripercorso i temi più importanti della stagione in una intervista con France Football:

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“Abbiamo giocato e perso due finali di Champions in tre anni, ogni volta abbiamo fatto un ottimo percorso ma ci è sempre mancato qualcosa nell’ultima partita – ha commentato Lautaro -.

È molto, molto doloroso. Lo 0-5 contro il PSG ho fatto fatica ad accettarlo perché eravamo molto fiduciosi e ben preparati.

Niente è andato come sperato, resta una cicatrice da guarire con il tempo. Per una settimana però il dolore è stato fortissimo, ma bisogna voltare pagina. È stato il dolore più profondo che abbia mai provato”.

“Sapevamo che sarebbe stato difficile perché il PSG è molto forte – ha continuato Martinez -, ma in quella partita non siamo stati bravi.

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Hanno meritato con una prestazione molto bella”. In quell’atto finale Lautaro non era al meglio dopo un infortunio subito a Barcellona nell’andata della semifinale:

“Ero un po’ infortunato, mi ero stirato a Barcellona. Per sei giorni prima del ritorno, ho fatto due sedute di fisioterapia al giorno, lavorando in palestra.

Il giorno prima, era ancora molto dolorante, ma ho messo una fasciatura e sono andato. Ho parlato con i medici per prepararmi al meglio per la finale, nelle condizioni che ritenevo possibili.

Ho lavorato duro, molto duro, ma il muscolo non riusciva a recuperare completamente. Onestamente, ero guarito, pronto a giocare. Ma mi sentivo diverso, non al 100%”.

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Lautaro e Calha: acqua passata

Anche dopo il Mondiale per Club c’è stata qualche tensione con dei commenti che hanno scatenato qualche riflessione anche nei confronti di Calhanoglu:

“Avevo visto cose che non mi erano piaciute, ma le mie affermazioni non erano rivolte in modo specifico ad Hakan.

Ne abbiamo discusso con squadra, allenatore e dirigenza. È stato un malinteso poi chiarito. Ora c’è l’inizio di un nuovo ciclo, ci farà bene ripartire con nuovi obiettivi e punti di forza”.

Uno dei prossimi obiettivi, appunto, potrebbe essere il Pallone d’Oro dopo il deludente settimo posto dell’edizione 2024:

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“Mi aspettavo di finire più in alto in classifica dopo la stagione fatta tra Serie A e Copa America, ma rispetto i giudici.

Non so se Messi aveva ragione nel dire che me lo sarei meritato più di Rodri, ma per me i premi individuali sono importanti perché se arrivano vuol dire che si è fatto bene col collettivo che viene sempre prima del singolo. 

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