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Chivu sull’attenti: “Il Bologna può battere chiunque”

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Chivu sull'attenti

Il tecnico dell’Inter Chivu resta sull’attenti, non si vede già in finale perché è consapevole della forza del Bologna di Italiano.

L’Inter vuole tornare ad alzare un trofeo. Dopo lo storico scudetto della seconda stella e una stagione segnata da diverse amarezze, in casa nerazzurra c’è una forte voglia di riscatto. Per riuscirci serviranno due vittorie nelle prossime due gare, a partire dalla semifinale di domani contro il Bologna di Vincenzo Italiano, avversario diventato una vera bestia nera negli ultimi anni.

Alla vigilia, Cristian Chivu tiene però il focus esclusivamente sulla prima sfida, spiegando il suo approccio senza guardare troppo oltre. Il tecnico nerazzurro chiarisce subito la sua posizione personale: “Quanto conterebbe per me vincere subito un trofeo? Non mi cambia nulla, non sono a caccia di reputazione. Mi godo la nostra crescita della squadra. Dall’inizio della stagione ci siamo promessi di giocare ogni partita con voglia e ambizione. Visto che siamo qui, anche se forse non lo meritiamo visto che non abbiamo vinto nulla l’anno scorso, vogliamo giocarcela fino in fondo”.

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Chivu dedica poi parole importanti al gruppo, sottolineandone compattezza e mentalità. Il suo messaggio è chiaro e carico di fiducia: “Abbiamo la consapevolezza di quello che vogliamo e possiamo fare, solo così si costruiscono squadre con possibilità di vincere trofei. È un piacere e un onore allenare questo gruppo. Si sono messi in gioco nonostante difficoltà e qualche amarezza. È un gruppo unito, ha voglia da vendere. È affamato. Come staff abbiamo fatto di tutto per riportare fiducia, autostima, passione e gioia per questo gioco, che a volte è meraviglioso e a volte bastardo”.

Chivu sull’attenti: “Il Bologna può battere chiunque”

Con due partite che separano l’Inter dalla coppa, l’allenatore non intende fare calcoli di formazione, nemmeno pensando al possibile svantaggio di avere un giorno di riposo in meno rispetto a Milan o Napoli in caso di finale. Anche sul piano fisico arrivano segnali positivi, come spiegato dallo stesso Chivu: “Anche Calhanoglu è recuperato. Avere un giorno di riposo in meno in caso dell’eventuale finale non ci interessa. Siamo pronti per giocarci le nostre possibilità al massimo”.

La gestione delle energie è passata anche da scelte logistiche diverse rispetto al passato, come racconta l’allenatore parlando dell’arrivo in Arabia Saudita: “Io avevo chiesto di arrivare addirittura oggi (a 24 ore dalla partita, ndr), ma visto che il viaggio è lungo ci hanno chiesto di arrivare almeno due giorni prima. La motivazione principale è il freddo che abbiamo trovato qui”.

Entrando nel merito dell’avversario, Chivu riconosce apertamente le difficoltà che il Bologna sa creare: “Sono una squadra scomoda non solo per noi, negli ultimi anni stanno mettendo in difficoltà tutti: hanno energia e il loro modo di fare può mandare in crisi chiunque”.

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Infine, stuzzicato sul tema degli scontri diretti, il tecnico nerazzurro allarga il discorso al concetto di merito e prestazione: “Visto che consideriamo il Bologna uno scontro diretto, non va dimenticato che abbiamo vinto contro la Roma. Per vincere bisogna meritare, a prescindere da chi è l’avversario. Nessuno ci regala nulla. A volte ci si riesce, a volte no: l’importante è uscire dal campo sempre a testa alta con la sensazione di avere dato tutto”.

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