Milan
Tare sul mercato: “Stiamo valutando Hojlund”
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4 mesi agoon
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Luca Boate
Tare sul mercato apre all’arrivo di Hojlund, ma è soddisfatto del lavoro svolto dallo staf fino a questo momento.
Igli Tare, direttore sportivo del Milan, è intervenuto prima della gara di Coppa Italia col Bari per fare il punto sulle strategie di mercato dei rossoneri. E sui sette colpi già realizzati.
Sui tanti cambiamenti a centrocampo:
“Il nostro progetto lo abbiamo illustrato dall’inizio, la priorità era intervenire a centrocampo perché il Milan deve dominare le partite: con l’arrivo di Modric, Jashari e Ricci penso di aver alzato il livello tecnico della squadra”.
Sulla necessità di acquistare un centravanti:
“Hojlund è un’opzione buona per noi. Lo stiamo valutando in questi giorni, ma il calciomercato è imprevedibile. Sappiamo che dobbiamo intervenire in quella posizione e sappiamo anche che devono essere giocatori che possono dare qualcosa in più a questo gruppo”.
Su Modric:
“Non era difficile perché da bambino tifava il Milan. Ci siamo trovati come due bambini che fanno il tifo per la stessa squadra, è stata una bellissima serata e ho capito fin da subito il suo pensiero. Il suo arrivo è un valore aggiunto per questa società”.
Tare sul mercato
Le dichiarazioni di Igli Tare lasciano trasparire un Milan ambizioso e con idee molto chiare sul mercato. L’operazione a centrocampo, con innesti di qualità come Modric, Jashari e Ricci, segna la volontà di costruire una squadra capace di dominare il gioco e non solo subirlo. L’arrivo di Modric, in particolare, rappresenta un colpo di enorme valore tecnico ed esperienziale, oltre che simbolico: avere un fuoriclasse che da sempre simpatizza per il Milan non è solo un rinforzo sul campo, ma anche un messaggio di identità e appartenenza che può caricare lo spogliatoio.
Interessante anche il discorso sul centravanti: Hojlund viene definito una “buona opzione”, ma Tare non nasconde l’imprevedibilità del mercato. Questo dimostra consapevolezza e realismo: il Milan non vuole solo riempire una casella, ma cerca un attaccante che possa realmente fare la differenza. Un approccio prudente ma deciso, che conferma la strategia di costruire un gruppo competitivo e con un’identità forte.
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