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La bordata di Rashford: “La ricostruzione non è mai iniziata”

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La bordata di Rashford

La bordata di Rashford alla situazione dei Red Devils appare come una bomba che però descrive perfettamente questo periodo.

Il Manchester United dice di essere in fase di ricostruzione da anni, ma per essere in fase di ricostruzione devi iniziarla. La verità è che non è mai iniziata”.

Non scende per il sottile e va dritto al punto Marcus Rashford. Che ha seguito tutta la trafila di giovanili fino all’esordio in prima squadra e all’acquisizione di simbolo assoluto al Manchester United. Prima del lento declino poi peggiorato con l’arrivo di Ruben Amorim. Lo strappo e la “fuga” in prestito all’Aston Villa, il ritorno a Old Trafford solo temporaneo prima della nuova avventura ora al Barcellona.

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Nell’intervista rilasciata a ‘The rest is football”, podcast di Gary Lineker, Alan Shearer e Micah Richards, l’attaccante inglese di 27 anni ha voluto scendere nel dettaglio dei problemi presenti allo United:

“Il club ha avuto così tanti allenatori, idee e strategie diverse in questi ultimi anni che adesso si ritrova in una terra di nessuno. Il Liverpool quando era nella stessa situazione ha preso Klopp e gli è rimasto fedele, anche se inizialmente i risultati non sono arrivati”. Fa notare Rashford.

“A volte sembra che lo United non voglia costruire un progetto ma solo vincere trofei. Per questo continua a cambiare allenatori e calciatori”, la bordata lanciata dal prodotto del vivaio dei Red Devils. “Ma è un metodo sbagliato: se la tua direzione cambia continuamente, non puoi aspettarti di vincere il campionato. Quando l’allenatore era Ferguson, c’entrano gli stessi principi dalla prima squadra al settore giovanile: in questo modo puoi costruire un progetto”.

La bordata di Rashford: “La ricostruzione non è mai iniziata”

Marcus Rashford ha usato parole durissime, ma lucidissime, sulla situazione del Manchester United. La sua critica colpisce nel punto nevralgico: il club parla da anni di “ricostruzione” senza mai avviare un vero processo strutturato. Il paragone con il Liverpool di Klopp è calzante — lì è stato dato tempo e fiducia a un allenatore per costruire un’identità, anche a costo di passare attraverso stagioni senza trofei.

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Rashford evidenzia come a Old Trafford si cerchi il successo immediato attraverso cambi frequenti di allenatori e calciatori, ma questo approccio impedisce di sviluppare una visione coerente. Il riferimento a Sir Alex Ferguson sottolinea l’importanza della continuità e dell’allineamento tra prima squadra e settore giovanile: valori e principi condivisi che diventano la spina dorsale di un progetto vincente.

In sintesi, la sua non è solo una critica, ma un avvertimento: senza stabilità e pianificazione a lungo termine, lo United rischia di rimanere intrappolato in un ciclo infinito di promesse mancate.

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