Hulk Hogan: addio al campionissimo dell’Hulkamania!

Il wrestling mondiale è in lutto: Hulk Hogan, al secolo Terrence Gene Bollea, si è spento all’età di 71 anni a causa di un arresto cardiaco. La leggenda del ring è deceduta in ospedale dopo essersi sentita male nella sua casa di Clearwater, in Florida. La notizia ha sconvolto fan, colleghi e appassionati di sport-spettacolo. Lascia un vuoto incolmabile nella storia della WWE e nell’immaginario collettivo di intere generazioni cresciute a colpi di “Hulkamania”.

Nato ad Augusta, Georgia, l’11 agosto 1953, la sua carriera nel wrestling nacque quasi per caso. Fu “scoperto” da Jack Brisco, altra icona del ring, mentre suonava il basso. Da quel momento, la vita di Hogan cambiò per sempre. Con il suo fisico imponente, i baffi biondi e la bandana in testa, divenne rapidamente un simbolo del wrestling mondiale, trasformando uno sport di nicchia in un fenomeno di massa.

Hulk Hogan fu ben più di un semplice lottatore: fu uno showman totale, capace di unire potenza, carisma e marketing.
Indimenticabile il match contro André the Giant del 29 marzo 1987 al Silverdome di Pontiac, Michigan: 93.173 spettatori paganti accorsero per assistere all’evento. Record assoluto per un evento di wrestling e superiore perfino a quello registrato dalla visita di Papa Giovanni Paolo II nello stesso stadio. In quella occasione, Hogan incassò ben due milioni di dollari d’ingaggio.

Hulk Hogan, la leggenda del Wrestling

Sei volte campione WWF e WWE – l’ultima volta a 49 anni, un record – e 14 volte campione considerando tutte le federazioni per cui ha combattuto, sia americane che giapponesi, Hulk Hogan ha segnato un’epoca.
Alla fine degli anni ’80, negli Stati Uniti circolavano oltre cento gadget marchiati Hulkamania, simbolo della sua capacità di conquistare il cuore del pubblico e il mercato.

Ma Hulk Hogan è stato anche attore: ha recitato accanto a Sylvester Stallone in Rocky III e ha partecipato da protagonista alla serie televisiva Thunder in Paradise, oltre ad aver girato dieci film.

L’omaggio più toccante è arrivato da Sting, altro colosso del ring, che ha dichiarato: “Hulk Hogan è il wrestling. È il Muhammad Ali e il Michael Jordan del wrestling”.
Un riconoscimento che sottolinea quanto Hogan sia stato fondamentale per la popolarizzazione di questo sport in tutto il mondo.
La sua scomparsa lascia un’eredità immensa, non solo nella WWE, ma nell’intero panorama dell’intrattenimento sportivo. Hulk Hogan era il campionissimo, e tale resterà per sempre nei cuori dei suoi fan.