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Italia-Argentina, le pagelle degli azzurri
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12 anni agoon
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Redazione
Italia-Argentina, le pagelle degli azzurri:
Buffon: 6, non ha colpa sul gol di Higuain che lo infila con una rasoiata imprendibile pure per Superman, nè su quello di Banega, che, pronti via, ad inizio ripresa lo fredda con un preciso destro nell’angolino
Maggio: 5,5, qualche buona discesa sulla destra e un paio di cross pericolosi, per il resto troppa imprecisione e poca presenza in fase difensiva
De Rossi: 6,5, buona prestazione da centrale difensivo, attento in copertura ed elegante nelle ripartenzpermette più di una pezza alle amnesie dei compagni di reparto
Chiellini: 5,5, non ci mette la consueta grinta da gladiatore dell’area di rigore, soffre più del consentito la vena di un Higuain ispiratissimo che lo mette spesso in difficoltà
Antonelli: 6, è il più propositivo sulle fasce, l’unico a spingere con continuità e convinzione, si permette anche il lusso di un tunnel a Campagnaro
Montolivo: 5, impalpabile, in campo non si vede e la sua mancanza si sente
Verratti: 4, inesistente, in assenza di Pirlo il gioco dovrebbe passare dai suoi piedi, ma non entra mai nel vivo, perde troppi palloni e non riesce mai a lasciare il segno
Marchesio: 5, vale quanto detto per Montolivo, impalpabile come un ectoplasma
Candreva: 6,5, è lui l’unica nota lieta del centrocampo azzurro, si propone in avanti, rientra quando c’è da difendere e ci prova dalla distanza
Giaccherini: 5, non il miglior Giaccherinho, volenteroso, ma niente di più, la copia sbiadita di quello della Confederations
Osvaldo: 4, è l’unica punta, dovrebbe reggere il peso dell’attacco, ma sparisce nel nulla senza lasciar traccia
Diamanti: 7,il suo ingresso vivacizza la manovra d’attacco degli azzurri, la sua punizione dal limite che cogli in pieno l’incrocio dei pali meriterebbe miglior fortuna
Insigne: 8, il suo ingresso da la scossa a un’Italia intontitase accorcia le distanze con una perla da cineteca e impone ai compagni un deciso cambio di ritmo che per poco non porta a completare una rimonta cominciata troppo tardi
Marchetti: 8, san Federico da Bassano del Grappa, con i suoi miracoli ci salva da un passivo altrimenti ben più pesante, appena entrato abbassa la saracinesca e sigilla la porta come nemmeno il Saratoga saprebbe fare
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