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Inter-Roma, la sfida ai “raggi X”
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12 anni agoon
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Redazione
Chi l’avrebbe mai detto di trovare Inter e Roma così in alto in classifica? In pochi, probabilmente. Eccellente il lavoro di Mazzarri e Garcia in questo primo scorcio di stagione. Entrambi hanno lavorato in particolar modo sull’assetto difensivo.
LE DIFESE
Mazzarri si difende sulla carta con tre uomini, con i due esterni di centrocampo che rientrano nella fase di non possesso palla a dar manforte ai tre centrali. Molto positivo l’avvio di stagione di Campagnaro, si sono ritrovati anche Ranocchia, Juan Jesus, ma soprattutto Jonathan e Nagatomo che non stanno facendo sentire l’assenza di Zanetti. E quando qualcosa non funziona, ci pensa Handanovic a compiere il miracolo. Una difesa, quella nerazzurra, ritrovata che merita una valutazione positiva: voto 7.
Molto bene anche la retroguardia giallorossa (voto 7,5): davanti alla novità De Sanctis, Torosidis, Castan, Benatia e Balzaretti garantiscono solidità, ma anche i gol. L’ex Udinese ha già segnato due reti, peraltro bellissime.
IL CENTROCAMPO
Mazzarri deve ancora trovare la quadratura del cerchio. Di fianco a Cambiasso si sono alternati Taider, Guarin, Kovacic, Kuzamanovic con risultati non proprio eccezionali. E’ un reparto che va ancora assestato (voto 6,5).
Decisamente meglio il fronte giallorosso dove Pjainic, un ritrovato De Rossi e Strootman hanno garantito gol e fantasia (voto 7,5).
GLI ATTACCHI
Con Milito non ancora al meglio, l’Inter ha iniziato la stagione con la sorpresa Alvarez al fianco di Palacio. Sono arrivati gol e vittorie, grazie al lavoro delle punte. In attesa del rientro dell’argentino e dell’inserimento di Icardi e Belfodil, il reparto avanzato dei nerazzurri merita una valutazione ottima (voto 7,5).
Ancora più alto il voto ad uno straordinario Totti e compagni: Florenzi, Gervinho, Ljajic e Borriello con il capitano giallorosso vanno a nozze (voto 9).
GLI ALLENATORI
Non era facile l’impatto con il campionato italiano per Luis Garcia (voto 8). Il tecnico transalpino, entrato in polemica inizialmente con i tifosi, ha fatto capire subito di che pasta è fatto. Ha difeso il gruppo, ha sistemato la squadra, lanciando fin da subito i nuovi acquisti.
Diverso il lavoro di Mazzarri che invece ha proseguito sulla strada del suo predecessore Stramaccioni: pochi innesti, squadra più coperta e ripartenze rapide. L’Inter non gioca ancora un grande calcio, ma ha la mentalità vincente (voto 7).
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