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Rabiot is back: “Ho lavorato bene per tornare”

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Rabiot is back

Rabiot is back: il centrocampista del del Milan è tornato in tempo record per essere titolare nel derby. Ogni giorno Allegri lo chiamava.

Rabiot is back: “Ho lavorato bene per tornare”

Reduce dal rientro dopo un lungo stop e protagonista nel derby vinto dal Milan contro l’Inter, Adrien Rabiot si è raccontato in esclusiva a SportMediaset, analizzando emozioni, condizione fisica e ambizioni della squadra rossonera.

L’Intervista completa a SportMediaset

Cosa ti ha lasciato il derby?
“Sono contento e orgoglioso, era una partita importante. Vincere gli scontri diretti è bello, vincere il mio primo derby a San Siro mi rende molto orgoglioso. È una partita molto important
e per i tifosi e per la rivalità in città. Questa vittoria ci dà ancora più certezze e fiducia. Negli scontri diretti abbiamo fatto bene in questo inizio stagione, questa vittoria da squadra vera ci dà tanta fiducia”.

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Rabiot is back: “Ho lavorato bene per tornare, Allegri mi chiamava ogni giorno”

Cosa hai fatto per tornare così pronto dopo l’infortunio?
“Ho lavorato bene. A volte ti fermi e all’inizio vai tranquillo, io ho cercato subito di fare tutto il lavoro che potevo fare senza correre. Mi sono sentito bene, pensavo di poter giocare almeno 60 minuti, alla fine ho concluso la partita un po’ stanco perché c’era grande intensità, ma mi sono sentito subito bene. In questo tipo di partite c’è l’adrenalina, l’atmosfera e la voglia di vincere che ti spingono un po’ di più”.

Con te in campo il Milan vola: come ti spieghi questo dato?
“Non lo so, magari gli altri giocatori in squadra possono avere più fiducia quando sono in campo, è una cosa mentale. Cerco di aiutare molto, di parlare, e questo aiuta anche nei momenti più difficili della partita, ti aiuta a stare lì in campo concentrato. Quando sono in campo cerco di dare continuità, magari anche gli altri si ispirano a questo”.

Il paragone con la Juve

Allegri ha detto che sei cambiato rispetto ai tempi della Juventus: ti senti più maturo?
“Sì, finché gioco a calcio cercherò di migliorare ogni anno. Anche l’anno scorso è stato un anno importante per me, avevo fatto molto bene a Marsiglia. Anche a livello di maturità, sono arrivato lì con uno stato diverso. Quando arrivo all’allenamento cerco sempre dei dettagli da poter migliorare guardando i video. Sono contento di questo, vedo che ho sempre un po’ di margine di miglioramento”.

Sabato contro la Lazio è il momento giusto per il primo gol in rossonero?
“Sì, vorrei segnare a San Siro il prima possibile. Segnare il primo gol con la maglia del Milan sarebbe bello. Mi piace fare gol e assist, ma il mio ruolo principale non è questo. Se posso continuare ad aiutare la squadra, non solo con i gol, a me va bene”.

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Quando eri infortunato, quante volte Allegri ti chiedeva “Come stai? Quando rientri?”
“Tre, quattro volte al giorno. Il mister è così. Mi chiedeva questo, ma allo stesso tempo mi diceva di recuperare bene e con calma. Anche quando sei infortunato ti viene a parlare ogni giorno, è lì vicino e questo ti aiuta anche mentalmente a stare concentrato sull’obiettivo”.

Nkunku sboccerà?

Sul dibattito legato a Nkunku: sei pronto a scommettere su di lui?
“Sìsì, ma l’ho già detto anche in passato. Siamo cresciuti insieme, ci conosciamo bene. Ha delle qualità importanti, credo che si debba adattare al campionato, ma ha la qualità. È arrivato anche fuori forma dal Chelsea: uno come lui, per poter esprimere il suo potenziale, ha bisogno di essere al 100%. Mentalmente sta bene perché lo aiutiamo, lui ha degli obiettivi ed è molto professionale. Sono sicuro che farà bene in questa stagione, deve solo sbloccarsi e fare uno o due gol per avere fiducia, ma da parte della squadra e dell’allenatore ce l’ha”.

Speri che Maignan resti a lungo al Milan?
“Sì, ovviamente. È un portiere straordinario, non ce ne sono tanti come lui. Per il Milan è un giocatore determinante, so che a lui piace molto il Milan, è attaccato a questa maglia perché ne abbiamo parlato. Sono discussioni tra lui e il club, ma so che lui ama il Milan e i tifosi sono attaccati a lui. Spero per lui che possa fare quello che gli piace di più. Non so se rimarrà al Milan, ma sta facendo molto bene e può anche continuare a crescere con questa squadra e questo staff”.

Scudetto?

Cominciate a pensare allo scudetto?
“Sempre la stessa domanda (ride, ndr). Più passano le settimane e più vediamo che il gruppo ha qualità e mentalità. Cerchiamo di vincere ogni partita, sono degli obiettivi che abbiamo anche tra di noi. Dobbiamo continuare così, soprattutto con tutti i giocatori disponibili. Anche questa sarà la cosa determinante: se ci mancano dei giocatori diventa difficile, ma finché abbiamo tutti i giocatori sani faremo di tutto per essere in una buona posizione a febbraio o marzo per poi dare una direzione”.

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Con Adrien Rabiot in campo…?
“È tutto più facile”.

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