Lecce: serve coraggio

Lecce: serve coraggio contro il Napoli. Di Francesco chiude il capitolo Udinese e prepara la sfida più difficile, chiedendo carattere e personalità. Insomma, i salentini sono chiamati all’impresa. Riuscirà a portarla a termine?

Lecce: serve coraggio

Archiviata la sconfitta con l’Udinese, il Lecce non ha tempo da perdere. All’orizzonte c’è il Napoli di Antonio Conte, una montagna da scalare con lucidità e coraggio. I giallorossi devono reagire, ritrovare compattezza e rispondere subito sul campo. Eusebio Di Francesco, consapevole della differenza di valori, non cerca alibi ma identità:

“Abbiamo approcciato male la partita e non ce lo possiamo permettere. Poi ci siamo ripresi, ma non concretizzare le occasioni è stato un peccato. Ora il capitolo è chiuso e pensiamo al Napoli.”

Parole chiare, da allenatore che vuole una squadra viva, capace di imparare dagli errori e non subirli. E infatti il tecnico del Lecce ha già individuato la chiave tattica per provare a limitare la corazzata azzurra: “Non ci sarà De Bruyne né Lukaku, quindi cambia il modo di attaccare. Con McTominay e Anguissa più vicini all’area, il Napoli può fare male anche con inserimenti e secondi palloni.”

Lecce dovrà trovare il giusto equilibrio tra aggressività e prudenza, evitando di chiudersi troppo. “Contro squadre così — ha aggiunto Di Francesco — non puoi solo aspettare, perché prima o poi le prendi.” È una dichiarazione di principio, ma anche una promessa: quella di giocarsela con personalità, cercando di alzare il baricentro e non rinunciare al proprio calcio.

Conte, dal canto suo, arriva al Via del Mare forte del primato e di un Napoli in fiducia, anche senza De Bruyne. Ma il Lecce vuole dimostrare di non essere vittima designata. Per riuscirci serviranno compattezza, corsa e una partita perfetta sul piano mentale.

Per Di Francesco è il momento della verità: contro il Napoli non basta resistere, bisogna crederci.