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Maurizio Arrivabene: da Vlahovic a Locatelli, la verità sulla Juventus

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Maurizio Arrivabene

Maurizio Arrivabene, ex dirigente della Juventus, in una intervista a ‘Tuttosport‘ tocca tutti i temi più caldi in casa bianconera.

Maurizio Arrivabene torna a parlare nell’intervista concessa a ‘Tuttosport’, con l’ex dirigente bianconero che tocca tutti i temi del momento riguardanti la Juventus.

E, ovviamente, non si poteva non partire dal caso Vlahovic, visto che il serbo è giunto all’ombra della Mole grazie allo stesso Arrivabene nel gennaio 2022.

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Oltre a difendere il numero 9 bianconero, l’ex Juventus prende le parti anche di Manuel Locatelli.

Di seguito, le sue parole a ‘Tuttosport’.

Maurizio Arrivabene

MAURIZIO ARRIVABENE: IL PENSIERO SU VLAHOVIC

Questo il pensiero di Maurizio Arrivabene su Dusan Vlahovic:

“Se sono pentito di aver preso Vlahovic? Mai. Lo abbiamo acquistato in un momento in cui aveva segnato una valanga di goal: non può essere scarso e non lo è davvero, anche perché le reti le ha sempre fatte. Evidentemente ha pagato il fatto che la Fiorentina giocava per lui e la Juventus non ha mai potuto fare la stessa cosa.
Forse se n’è accorto adesso e ha cambiato un po’, ma sembra che giochi più sereno e più leggero: sta andando bene. Quando ha fatto quel cross per Kelly contro il Borussia Dortmund, sembrava dicesse: così vanno messe le palle in mezzo!”
.

I MESSAGGI CON L’ATTACCANTE

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Arrivabene, inoltre, certifica che il fattore si sentirsi ancora con Vlahovic:

“Resto in contatto con molti giocatori, per esempio con Vlahovic con la quale ci mandiamo sempre dei messaggi. Cosa ci scriviamo? Niente di particolare, lo carico e basta. Gli dico quello che dicevo ai piloti della Ferrari: ovvero piedi per terra e andare avanti”.

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MAURIZIO ARRIVABENE SU LOCATELLI E BREMER

L’ex dirigente della Juventus si sofferma anche su Locatelli e Bremer:

“Sono orgoglioso nel vedere che molti di quelli che abbiamo preso in quella stagione siano ancora in squadra e facciano bene. Per esempio Bremer: è uno di pochissime parole, un po’ chiuso, ma fortissimo. E poi Locatelli: un gobbo vero.
Uno juventino come ne ho conosciuti pochi, quando lo trattavamo con il Sassuolo lui non voleva sapere di nessuna altra squadra, voleva giocare con la Juve e basta”.

I RIMPIANTI DI ARRIVABENE

Arrivabene conclude parlando dei suoi più grandi rimpianti, ovvero i giovani talenti lanciati dalla Next Gen:

“Soulé sta facendo benissimo a Roma ed è un peccato non averlo tenuto. Stessa cosa per quanto riguarda Fagioli. C’erano tanti talenti, tra l’altro in un momento igli stessi sono pochi. 
Tudor? Mi piace, ma non fatemi parlare di tattica. Io sono un tifoso e da tifoso voglio che gli attaccanti vadano in goal ed i difensori salvino le reti.
Per il resto lascia parlare gli altri: ce ne sono tanti più intelligenti di me”.

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