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Gattuso non si accontenta: “Ora pensiamo a Israele”
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3 mesi agoon

Gattuso non si accontenta del 5-0 all’esordio contro l’Estonia. Pensa già alla prossima partita che gli azzurri devono vincere.
“Bisogna ringraziare i ragazzi, nel primo tempo è mancato solo il gol. In questi giorni hanno lavorato bene, la prima è andata e pensiamo alla prossima”. Parola del ct Gennaro Gattuso dopo la sua prima vittoria con la Nazionale nell’esordio in panchina a Bergamo contro l’Estonia.
Gattuso: «Ora pensiamo a Israele»
“A tutta la squadra bisogna fare i complimenti – aggiunge Gattuso ai microfoni della Rai – giocare così quando si alza il livello si può rischiare. Abbiamo un obiettivo, far ritrovare l’entusiasmo agli italiani. Nel gioco del calcio si può sbagliare ma complimenti ai miei ragazzi: ora pensiamo a recuperare per la partita con Israele, lunedì”.
Gattuso non si accontenta: “Ora pensiamo a Israele”
Le prime parole di Gennaro Gattuso da ct dopo la vittoria all’esordio rispecchiano perfettamente il suo stile: diretto, concreto e sempre concentrato sul lavoro. L’ex centrocampista non si è soffermato troppo sul successo contro l’Estonia, ma ha voluto sottolineare l’impegno e la serietà dei suoi giocatori, un segnale importante per dare continuità fin dall’inizio del suo percorso. Gattuso sa bene che non basta una partita per cambiare la percezione intorno alla Nazionale, ma partire col piede giusto significa trasmettere fiducia e compattezza.
Interessante la sua sottolineatura sull’obiettivo di “far ritrovare l’entusiasmo agli italiani”. Dopo anni complicati per la Nazionale, serve non solo vincere ma farlo con lo spirito giusto, coinvolgendo i tifosi e ricreando un senso di appartenenza. La sfida con Israele diventa già un banco di prova significativo: sarà fondamentale vedere continuità, solidità e la capacità di mantenere alta l’intensità. Con la sua grinta e il suo pragmatismo, Gattuso sembra avere le idee chiare: niente voli pindarici, ma lavoro quotidiano e testa bassa. Un approccio che, se condiviso dal gruppo, può davvero portare la Nazionale a ritrovare identità e credibilità.
















