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Pazza Inter

Lautaro, il ragazzo è diventato uomo

Nella zuccata di testa al Franchi c’è molto di più di un gol che vale tre punti…

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Lautaro, il ragazzo è diventato uomo! Tra il 12 luglio 2018 e il 29 gennaio 2024 passano esattamente un totale di 2026 giorni.

Ben 290 sabati altrettante domeniche per diventare un simbolo in eterno della Milano nerazzurra.

Un caldo pomeriggio

In quel caldo pomeriggio di luglio Lautaro Martinez era solo un ragazzo di appena 21 anni che arrivava da un altro paese con tradizioni differenti.

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Ma l’Argentina, ai giocatori nerazzurri, ha sempre detto bene. Anche perché, dalle parti di San Siro, lo mandava un certo attaccante argentino che di bene alla storia dell’Inter ne ha fatto davvero tanto.

La profezia del Principe

Se in quel ragazzotto un certo Diego Milito, l’eroe della notte di Madrid contro il Bayern, intravedeva qualcosa di buono, certamente significava qualcosa.

Nell’estate del 2018 era solo un ragazzino che si presentava in conferenza stampa con la maglia numero 10 insieme agli altri acquisti del mercato:

Radja Nainggolan, MaFeo Politano, Kwadwo Asamoah e Stefan de Vrij. «Mi ispiro a Falcao», aveva dichiarato.

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E allora sembra davvero significativo che proprio un gol alla Radamel Falcao lo abbia fatto entrare, una volta ancora di più, nella storia dell’Inter.

Già, perché nella zuccata di testa contro la Fiorentina c’è molto di più di un gol che vale tre punti. C’è la rete numero 124 dell’esperienza all’ombra della Madonnina.

2026 giorni per raggiungere lo stesso numero di gol di Mauro Icardi, quel numero 9 con cui era destinato a far coppia per tanti anni e che invece ha visto poi prendere la strada verso Parigi più per questioni calcistiche che per altro.

Nel mezzo, in ordine, uno sci detto, diverse coppe nazionali, una finale di Champions League e quella fascia di capitano ereditata da Samir Handanovic.

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Se il “garante” Milito era già stato superato da un pezzo, adesso Lautaro punta dritto alla storia nerazzurra.

Perché se i titoli continuano ad aumentare, aspettando sempre il pezzo più grosso della collezione da cucirsi a fine anno in mezzo al petto, anche la classifica all-time dei goleador nerazzurri comincia veramente a fare gola.

Superato Christian Vieri e raggiunto Mauro Icardi, il prossimo obiettivo si chiama István Nyers che in 6 anni all’Inter, tra il 1948 e il 1954, di gol ne ha realizzati in totale 133.

Continua la scalata

È vero, la testa della classifica è veramente lontana. Tra Lautaro Martinez nono e il primo posto detenuto da Giuseppe Meazza ci sono 160 gol di differenza.

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Però farsi due domande è lecito, oggi più che mai: se in neanche 6 anni completi all’Inter Lautaro è arrivato a quota 124, perché non pensare di scalzare il mito assoluto dopo oltre 70 anni di leadership?

La media realizzativa trovata da Lautaro Martinez in questa stagione è impressionante. Ma, ancor più impressionante, è ricordare che il numero dieci argentino compirà 27 anni il prossimo 22 agosto, all’inizio della nuova stagione.

Con almeno altri 10 anni di carriera davanti a sé, immaginare che realizzi altri 160 gol non è affatto impensabile. Anche perché, quel ragazzo di Bahia Blanca è diventato un uomo.

E da vero uomo sembra essersi caricato l’Inter sulle spalle, senza alcun reale desiderio di rincorrere quelle sirene che nel corso degli anni sempre sono arrivate. Lautaro ha resistito a chi bussava alle porte nerazzurre.

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Allora perché non immaginare che possa veramente raggiungere Mazzola in cima a questa speciale classifica?

Passione nerazzurra

Forse stiamo viaggiando un po’ in là con la fantasia, però quella passione che ci mette il numero 10 nerazzurro sembrano appartenere a un calcio che oggi non esiste più.

Quello di Mazzola, per intenderci. Allora, forse forse, sognare che diventi il bomber all time dell’Inter non è utopistico. Con buona pace di tanti che dalle parti di San Siro sono passati e, in uno schiocco di dita, sono andati via lasciando magari qualche titolo, ma niente di più a livello affettivo.

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