Editoriale Parma – Un ultimo sforzo

I pareggi di fine stagione di solito non scontentano nessuno, lasciano il profumo buono della non sconfitta e quello aspro della smobilitazione.

Ma quello tra Parma e Torino di contenuti, profumi, significati, ne ha di più. E diversi. Perché significava Europa, in questa volata matta, mattissima, dove gli spacciati sono riemersi e i prediletti affondati. 

Così, mentre la follia ultras porta le maglie “Speziale libero” negli stadi tedeschi, i gialloblù alimentano una piccola speranza di andarci, in Germania e in Europa, a giocare. Il pareggio lascia avanti di un punto il Torino, svantaggiato però negli scontri diretti: ai gialloblù resta solo da battere il Livorno, r.i.p.,già retrocesso ieri, e sperare che a Firenze il Toro privo di Immobile si fermi almeno…sul pari.

Per una squadra a lungo avanti in classifica sperare in uno stop altrui e’ infelice…ma così è rimasto da fare…

Per il resto c’è veramente poco da dire su due squadre stanche, sfinite da stagioni bellissime e sopra le aspettative, che sono riuscite a finire in 10 contro 10. 

Nel Parma hanno vacillatole certezze stagionali: Lucarelli ha macchiato la stagione forse migliore della carriera con un rosso diretto per fallo da ultimo uomo degno di un novellino, Paletta ha ciccato un passaggio al portiere degno di un esordiente un scuola calcio costato lo svantaggio, Cassano piazzato il rigore contro Padelli. E se non ci fosse stato Biabiany…

Sono errori di stanchezza, di fine stagione, di vacanze, sogni mondiali vivi o svaniti, sogni di approdare in una grande alimentati dal mercato già in avvio.

Me prima un ultimo sforzo. C’è un sogno d’Europa da realizzare, un’ultima partita che dovrà essere una festa, nel Tardini addobbato di festa e sogni. Per salutare una stagione deliziosa che potrebbe diventare da incorniciare.

Francesca Devincenzi