Editoriale – Totti mette a nudo i problemi della Juve

La Roma batte la Juve e riporta il Napoli a sole due liunghezze dal sogno Scudetto. Chi l’avrebbe mai detto dopo aver ammirato la corazzata di Conte a Celtic Park e i balbetti giallorossi a Genova? In pochi, ma il calcio è impareggiabile proprio per questo…

Non è un caso, comunque, che questa sconfitta sia arrivata proprio dopo l’impresa in terra scozzese. Non è un caso che Mazzarri – che la Champions l’ha pagata carissima l’anno scorso – martedì scorso si è piazzato davanti al televisore con una sciarpa bianconera al collo. Gli impegni europei costano carissimo a tutti, soprattutto ad una squadra che in una settimana non è riuscita a cambiare pelle.

“Chiederò ai miei giocatori se se la sentono. E se mi rispondono di sì, io li faccio giocare”. E invece forse Conte, questa volta, avrebbe dovuto fidarsi del suo istinto, perché i suoi ragazzi l’hanno tradito. Per troppo amore, forse, ma il risultato non mente. Vucinic semplicemente inguardabile, Matri gli fa compagnia, Pirlo (toccato duro) non cambia marcia, Vidal e Lichtsteiner con la luce della riserva accesa fin dall’inizio.

E’ tutta la squadra, però, che – a parte la mancanza di lucidità comprensibile – non ci mette neanche quell’intensità tipica dei bianconeri, quella fame che Conte chiede sempre ai suoi e nemmeno l’organizzazione tattica che il mister le ha dato. La polemica del calendario, però, è sterile: è inutile millantare una panchina ricca e un gruppo di altissimo valore al di là degli intepreti, se poi alla fine ti fidi solo dei soliti undici…