Editoriale – I fischi ingenerosi di un San Paolo cattivo

Incomprensibili. I fischi del pubblico partenopeo (una buona parte) all’indirizzo dei giocatori del Napoli, al termine della sfida pareggiata con la Sampdoria, sono pura follia. Sono bastate due gare, una persa (male) in Europa League e l’altra pareggiata in casa, per portare il pubblico del San Paolo a fischiare i propri beniamini.

In un lampo, è stato cancellato quanto di buono la squadra sta facendo fino ad ora. Massimo Mauro, uno che Napoli la conosce bene, parla di “pubblico cattivo” e, in effetti, così bisognerebbe definirlo. Non si può fischiare una squadra che sta lottando per lo scudetto e che, dati alla mano, sta facendo una stagione super. Cosa dovrebbero fare allora i tifosi della Roma?

Mal costume quello dei fischi, in particolare in Italia. La squadra di Mazzarri, in questo momento, avrebbe bisogno di essere supportata e non “condannata” per un pareggio che, comunque sia, ha permesso al Napoli di recuperare un punto sulla Juventus. Per diventare grandi, bisogna avere un grande pubblico e, a volte, quello del San Paolo è troppo “cattivo”, usando la definizione di Massimo Mauro.