Soulé sogna di ritrovare Allegri

Soulé è forte davvero? La Roma ha fatto un affare o invece è stata la Juve a guadagnarci? Domande che i tifosi giallorossi si pongono da un po’…

Indipendentemente da come la si pensi a riguardo, il ragazzo ha lasciato intravedere sprazzi di grande talento, alternati però a pause ingiustificate…

Quella della Capitale è una piazza difficile, specie per un giovane di belle speranze che ha ancora tutto da dimostrare.

Grazie, Max!

Ranieri gli ha concesso fiducia e minuti, ma a credere per primo in Soulé è stato Massimiliano Allegri alla Juventus:

“Allegri alla Roma? Noi sappiamo meno di voi (ride, ndr)! Da Allegri ho imparato tantissimo, poi sono andato al Frosinone per giocare di più, però sono stato un anno con lui. 

Il mister voleva che giocassimo molto stretti per non far passare la palla e andare poi. Credo che per lui l’aspetto fondamentale sia quello, poi ti lascia tanta libertà”.

L’argentino trova dei punti di contatto tra l’idea di calcio di Allegri e quella di Ranieri, sottolineando come anche quest’ultimo lo abbia aiutato a crescere:

“Penso che i modi di giocare di Allegri e Ranieri siano anche un po’ simili. Anche lui vuole che stiamo chiusi senza far passare la palla, per poi uscire senza rischiare in mezzo. 

Con me, appena arrivato, si vedeva che sapeva già che mi trovavo in difficoltà. Mi disse:

‘Ora che sai bene di essere in difficoltà, l’unica cosa che puoi fare è giocare semplice, che poi piano piano ti verranno anche delle cose migliori. Ora devi essere più concreto’”.

Soulé e l’Italia

Nel destino di Mati Soulé c’era l’Italia, quando si trovò a scegliere tra il nostro campuinsto e quello spagnolo, l’argentino non ebbe dubbi:

”Ero al Vélez Sarsfield, ma non avevo ancora un contratto, e diverse squadre mi volevano. Tra queste c’erano la Juventus, il Monaco, l’Atletico Madrid. Ma ho subito deciso di venire in Italia, neanche ci ho pensato su”.