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Camarda umile: “Sono un nessuno”
La pressione che aveva addosso poteva farlo deragliare, invece lui si è rimboccato le maniche e si è rimesso in gioco a Lecce.
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1 mese agoon

Camarda umile, poteva montarsi la testa, ma non lo ha fatto. L’etichetta di predestinato è un peso non indifferente sulle spalle di un ragazzo, ma lui ha saputo reggerlo.
La pressione che aveva addosso poteva farlo deragliare, invece lui si è rimboccato le maniche e si è rimesso in gioco a Lecce.
In Salento ha trovato un ambiente accogliente e confortevole, che gli ha regalato la gioia del suo primo gol in Serie A!
E in futuro, chissà, lo attende la maglia numero 9 del Milan, quella di Marco Van Basten e Pippo Inzaghi…
Camarda umile, ma anche ambizioso
Francesco Camarda ha parlato dal ritiro dell’Under 21 alla vigilia della sfida contro la Svezia tenendo un profilo basso e i piedi ben saldi a terra.
“Sono venuto qui per dare il massimo, per cogliere l’opportunità – ha spiegato l’attaccante classe 2008 -.
Ho belle sensazioni, siamo un bel gruppo e ci piace stare insieme, in campo abbiamo qualità, fuori ci divertiamo con poco.
Se ci crediamo tutti insieme possiamo arrivare veramente in alto“. “Nella scorsa convocazione non sono potuto venire qui, è successo quel che è successo – ha aggiunto -. Nel calcio c’è sempre una seconda possibilità“.
“Predestinato? Sinceramente non l’ho mai pensato. Vivo sempre sul presente, giorno per giorno.
Nel club come in Nazionale, cerco di migliorarmi e di fare meglio possibile – ha continuato la punta -.
Non sono io a dover dire che sono un predestinato. Cerco di isolarmi il più possibile da tutto”.
“Non sono nessuno nel calcio. Devo dimostrare a me stesso, sul campo, che devo ancora fare molto – ha aggiunto ribadendo il concetto e puntando lo sguardo avanti -.
Voglio arrivare più in alto possibile, mi sono posto grandi obiettivi e li voglio raggiungere tutti. Dire a che punto sono arrivato…
Non sarei sincero, ho 17 anni. È solo l’inizio, non ho fatto niente. Partita dopo partita voglio migliorarmi sempre di più”.
“Ibrahimovic? Avevo dieci anni, era un giocatore di livello Mondiale. Lo stimavo e lo stimo tutt’ora, è qualcuno da cui prendere spunto per la mia carriera“, ha aggiunto parlando di Zlatan.
















