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Szczesny ammette: “Al Barcellona ho giocato gratis”

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Szczesny ammette

Szczesny racconta le parti fondamentali della sua lunga carriera e ammette come al Barca abbia giocato gratis per tutta la prima stagione.

In una lunga intervista concessa a GQ Polonia, Wojciech Szczesny ha ripercorso il proprio percorso professionale, raccontando le tappe che più hanno segnato la sua crescita, dentro e fuori dal campo. L’ex portiere della Juventus e attuale estremo difensore del Barcellona ha spiegato come ogni esperienza gli abbia lasciato qualcosa di diverso: dall’estetica del gioco all’Arsenal, alla pressione costante vissuta a Torino.

Parlando del suo passato bianconero, Szczesny ha ricordato quanto quell’ambiente lo abbia plasmato:

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“La Juventus mi ha costruito, mi ha insegnato la disciplina, perché è una squadra completamente diversa da quelle che conoscevo. L’Arsenal è un calcio bellissimo, ma senza la pressione di vincere il campionato”.

Il polacco ha sottolineato come la Roma abbia rappresentato un primo assaggio del successo, mentre il Barcellona gli stia restituendo la gioia pura del calcio:

“La Roma mi ha dato un assaggio del successo. Il Barcellona mi dà la pura gioia di essere un calciatore. La Juventus è una routine quotidiana sotto la massima pressione. Lì, vincere è l’unica cosa che conta. E ho potuto impararlo. Diventare una parte importante di un club del genere è incredibilmente edificante. Capisci? Avrei potuto sostituire Buffon! Non c’era sfida più grande nel mondo dei portieri”.

Szczesny ha poi spiegato come inizialmente pensasse di restare poco alla Juve, salvo ritrovarsi progressivamente a diventarne una figura chiave:

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“Pensavo di giocare due o tre anni e che avrebbero trovato qualcuno più giovane, ma alla fine ho continuato a prolungare i contratti fino a diventare il giocatore più anziano della Juventus, con più presenze, più esperienza e quello che ha iniziato a costruire la squadra”.

Szczesny ammette: “Al Barcellona ho giocato gratis”

Il portiere ha raccontato anche un retroscena sul suo trasferimento al Barcellona: “Ho giocato la mia prima stagione al Barcellona gratis. Quello che ho ricevuto dal Barcellona è stato esattamente quello che ho dovuto restituire alla Juve per aver rescisso anticipatamente il mio contratto”.

Durante l’intervista, Szczesny è tornato anche sul grave infortunio del 2008, quando si ruppe entrambi gli avambracci allenandosi con l’Arsenal, un problema che ancora oggi gli crea dolore:

“Arriva un momento durante l’allenamento in cui perdo completamente la sensibilità alle mani e non riesco nemmeno a tenere una borraccia a causa del dolore… È peggio durante la preseason, durante gli allenamenti molto impegnativi”.

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Un passaggio toccante è stato dedicato al rapporto complicato con il padre, l’ex portiere Maciej Szczesny: “Da bambino, avevo paura di mio padre… Mi umiliava. Mi faceva pensare: ‘Papà, perché mi fai questo?’”.

Infine, ha chiarito di non aver mai vissuto la sua professione come una competizione familiare:

“Non ho mai visto la mia carriera come un duello con lui. Andavo agli allenamenti convinto che sarei stato un attaccante, non un portiere. Sono stati gli allenatori a decidere che avrei giocato in porta”.

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